Grottaminarda

L'emergenza idrica in provincia di Avellino non accenna a placarsi. Le continue interruzioni dell'erogazione idrica, come quelle annunciate oggi 1 ottobre per numerosi comuni, stanno mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini. Rottura di condotte, riduzione dei gruppi sorgentizi, serbatoi a secco: sono solo alcune delle cause che, da mesi, stanno compromettendo la fornitura idrica regolare.

Un bollettino di guerra quotidiano. Il resoconto anche oggi puntuale, da parte del comitato Uniamoci per l'acqua:

"Ogni giorno, sembra di assistere a un bollettino di guerra: nuovi comuni vengono aggiunti alla lista di quelli interessati da sospensioni o disservizi idrici. Pietrelcina, Pisco Sanniti, Pago Veiano, Casalduni, Fragneto Monforte, Reino, San Lorenzo Maggiore, Pontelandolfo, Campolattaro, Villamaina, Sturno, Nusco: sono solo alcuni dei centri abitati che in queste settimane hanno dovuto fare i conti con l'assenza o la riduzione dell'acqua nelle proprie case".

Il silenzio assordante delle istituzioni

"Di fronte a questa emergenza, il silenzio delle istituzioni locali e regionali è assordante. I sindaci dei comuni interessati sembrano impotenti di fronte a una situazione che si protrae da troppo tempo. La Regione Campania, dal canto suo, sembra assente, nonostante le ripetute richieste di intervento da parte dei cittadini".

Le conseguenze per i cittadini

"Le conseguenze di queste continue interruzioni sono pesanti per i cittadini, costretti a fare i conti con disagi quotidiani: difficoltà nelle attività domestiche, problemi igienico-sanitari, impatti negativi sulle attività economiche. In molti casi, inoltre, le zone più alte dei comuni sono le prime a risentire dei cali di pressione, con l'acqua che arriva a goccia a goccia o addirittura manca del tutto".

Le cause del problema

"Le cause di questa emergenza è una sola: la vetustà delle infrastrutture idriche. Ma è indubbio che la gestione del servizio idrico integrato da parte di Alto Calore non stia fornendo risposte adeguate".

Cosa fare?

"È necessario un intervento urgente del Governo per risolvere definitivamente il problema dell'emergenza idrica. Sono necessarie maggiori risorse economiche per la manutenzione e il rinnovamento delle infrastrutture, una pianificazione più accurata della distribuzione dell'acqua, e una maggiore trasparenza nell'informazione ai cittadini. È tempo che i cittadini si facciano sentire I cittadini non possono più restare inermi di fronte a questa situazione. È necessario organizzarsi e farsi sentire, attraverso manifestazioni, petizioni, e rivolgendosi alle istituzioni competenti. Solo con una forte pressione dall'opinione pubblica si potrà ottenere un cambiamento concreto".