Salerno

Una lunga intervista piena di rabbia per un sogno toccato con mano e poi sfumato. Mikael prova a fare chiarezza sulla sua avventura italiana con la maglia della Salernitana. Arrivato nel gennaio 2022 con i crismi del bomber salvezza, acquistato per oltre 3 milioni di euro dallo Sport Recife, il brasiliano è stato una delle meteore che ha segnato l’esperienza da presidente di Danilo Iervolino. L’intuizione fu di Walter Sabatini, ds che appena due anni dopo il suo ritorno a Salerno lo etichetterà come “pizzaiolo”.

In una lunga intervista a “Ge.Globo”, Mikael ricostruisce tutta la sua avventura in maglia granata, partendo dal suo arrivo: "La squadra era in una brutta situazione, io ero già al 100% fisicamente, stavo benissimo. Ho ricevuto elogi da tutto lo staff tecnico, ma il semplice fatto era che l'allenatore non voleva mettermi dentro. Sapete come funziona il calcio (il riferimento è a Nicola, ndr). Sono anche gli allenatori che hanno un cattivo carattere. Mi hanno sempre promesso che avrei giocato e allo stesso tempo hanno fatto giocare atleti che avevano altri ruoli.  Subito dopo ho scoperto che gli atleti da lui scelti erano tutti della stessa agenzia, quindi sappiamo come funziona, e poi ho scoperto perché non avevo disputato la stagione 2022 in Italia".

Nel dicembre del 2023, dopo varie esperienze in Brasile, Mikael ritorna alla Salernitana e nutre chance di minuti con la maglia granata: "Il direttore che era lì, che era un altro direttore (De Sanctis, ndr), me lo aveva promesso ed eravamo già d'accordo che avrei giocato. Tanto che sono arrivato in Italia molto bene fisicamente, non ci sono state ripercussioni negative perché sono arrivato davvero molto bene. Ancora una volta è arrivato quel direttore a cui sostanzialmente non piaceva molto il mio lavoro. Mi ha lasciato lì e mi ha reso molto difficile lasciare il club, mi ha reso molto difficile andarmene". Dopo il passaggio su De Sanctis il riferimento sembra destinato a Walter Sabatini.

Alla fine, dopo un lungo tira e molla, Mikael ha firmato la rescissione del contratto e ora è a caccia di una nuova esperienza. "Non avevo più la testa lì. In realtà la società non era più interessata, non dovevo esserci neanche io vista la situazione in cui mi trovavo. Quindi ho preferito prestare attenzione alla mia salute mentale. C'erano sempre club che mi cercavano, ma la Salernitana mi ha reso molto difficile partire. Ora sto lavorando per essere fisicamente in forma, cosa che non sono mai riuscita in tutta la mia carriera".