Benevento

Il volto da ragazzino imbronciato, quello a cui hai appena rubato la marmellata. Un misto di delusione e rabbia, non riesce a nascondere nessuna delle due. Però Alessandro Nunziante sa che dopo un parcorso netto nelle prime cinque giornate, un "errorino" poteva capitare. Lo sapeva anche la gente, che gliel'ha perdonato subito: “Dopo l'errore che ho fatto, tutti mi hanno incoraggiato, anche lo stadio ha applaudito per incoraggiarmi. Sono stato rincuorato dalla squadra e dal pubblico, so che in queste situazioni devi cercare di gasarti per non commettere altri errori”.

Ad Auteri è piaciuta la sua reazione matura, lui sa che nel finale ha fatto una parata ben più complicata di quella che sarebbe servita per evitare il vantaggio della Juve: “E' chiaro che fosse più difficile la seconda parata, ma il primo tiro l'ho letto male, ero pronto per toccarla ma all'ultimo secondo ha cambiato direzione. Il mister appena finito il primo tempo mi ha detto che non era successo niente”.

La serata non era iniziata nel migliore dei modi, ma si è aggiustata per il meglio strada facendo: “Appena ho sentito il pubblico applaudire, ho pensato che fosse passata e che avevamo 70 minuti per riparare e vincerla. Avere dei tifosi così calorosi che ti danno quella spinta, gioca a nostro vantaggio. La juventus è una buona squadra, non ce ne sono di livello basso. Loro non buttavano mai via la palla, venivano avanti sempre in fraseggio”