di Paola Iandolo
E' stato condannato a due anni di reclusione pena sospesa, condizionata alla frequenza di un corso per uomini maltrattanti con le accuse di stalking e accesso abusivo ai sistemi informatici. Inoltre - l'agente penitenziario B.M. in servizio al carcere di Bellizzi Irpino - è stato condannato al pagamento delle spese processuali e al risarcimento di 10mila euro alla persona offesa. Ad emettere la sentenza di condanna in primo grado - nei confronti del 56enne avellinese B.M. difeso dall'avvocato Annibale Schettino - il gup del tribunale di Napoli, Visco. La donna è stata difesa nel corso del processo dall'avvocato Paola Forcione. La sentenza è stata emessa al termine del rito abbreviato celebrato davanti al gup del tribunale di Napoli.
La ricostruzione
B.M. avellinese per circa due anni l'ha pedinata, offesa, l'ha aggredita fisicamente fino a costringerla a modificare il suo stile di vita e a piombare in uno stato di ansia. Il 56enne non aveva accettato la fine della relazione e per due circa due anni ha posto in essere condotte violente nei confronti dell'ex, 54enne medico in servizio presso la struttura detentiva dell'agente condannato.
B.M. la pedinava, per ore la aspettava sotto la sua abitazione, la obbligava a rispettare lo stesso orario di lavoro per poterla controllare fino a pretendere che si cancellasse dai social network. In un'occasione - in preda alla gelosia - è riuscito a sottrarle il cellulare, con le password è riuscito ad aver accesso ai social e alla sua mail. Condotte tutte prontamente denunciate e confluite in un procedimento penale, conclusosi con la condanna dell'uomo.