Prima di decidere di scrivere quello che segue, ho pensato e ripensato. L’argomento mi sembrava arduo e multiforme. Alla fine, mi sono deciso. Dalla campagna elettorale delle Europee, abbiamo letto  articoli sui  confronti tra rappresentanti degli Stati europei, sulle lezioni di Draghi e sull’importanza che si dà alla BCE. Dopo tante letture e tanti ascolti, penso di poter dire, che non c’è niente che faccia  intravedere la concretizzazione della volontà degli autori del Manifesto di Ventotene.  Alcuni parlano come se l’Europa fosse già un solo Stato e subito dopo si chiedono cose in contrasto con una visione unitaria. Costatiamo solo discussioni  su aspetti  fuorvianti. Non si cerca di  costruire una politica  europea utile a gestire  la tendenza della globalizzazione; a non far diventare l’E.U. vittima della  Cina e degli Stati Uniti; a capire  le intenzioni degli Stati dell’estremo Oriente e del mondo  islamico; a valutare gli effetti del cambiamento del tipo di energia (petrolio, elettrico, nucleare). La crisi delle industrie automobilistiche fa capire la miopia europea . Per avere un’Europa Unita è indispensabile  che gli Stati componenti siano uniti al loro interno . Si diventa ridicoli  quando,  di fronte all’esigenza di un’Europa Unita, in Italia, si vuole  l’autonomia differenziata. Negli ultimi mesi, abbiamo visto Germania e Francia andare a braccetto su problemi importanti, fregandosene di quello che pensavano gli altri Stati. Ma c’è un altro aspetto, che dimostra le contraddizioni tra ciò che si invoca e quello che si pratica. Lo spirito unitario si coltiva solo se alla base della politica degli Stati c’è la volontà di integrare gli aspetti culturali e sociali dei vari Stati. Un altro argomento da affrontare è il controllo dell’Intelligenza artificiale, che può provocare danni all’occupazione, come si sta verificando  in Svezia. Invece, si parla solo di aspetti tecnici (tassi di interesse e prestiti agli Stati). La BCE, da strumento tecnico, è diventata il faro politico dell’U.E.. Vedere Draghi considerato quasi come il capo dell’E.U e i capi di Stato pendere dalle sue labbra, dimostra che gli aspetti geopolitici sono in seconda fila. So bene che l’U.E non è ancora un solo Stato, ma su alcuni argomenti si può costruire  una posizione unitaria. Avere la stessa  posizione sul problema dei migranti dovrebbe essere semplice e naturale. Invece, ognuno procede per proprio conto. Inoltre, tutti  ripetono che i Paesi dell’U.E. sono diventati mercato per i prodotti cinesi, mentre molti imprenditori europei fanno investimenti in Paesi  dell’Oriente e vendono in Europa.  Intanto,  la Cina, con la logica “dell’usa e getta” e con prodotti con vita breve, sta inquinando i Paesi europei. I soloni politici non capiscono che  se si vuole concretizzare la più importante delle missioni del Prnn, beni  prodotti devono avere lunga durata. Quanto innanzi è rivolto a tutte le forze politiche. Non è possibile far diventare Boccia un argomento politico, mentre nella società crescono le negatività diventa. Basta con il procedere a zonzo.