Benevento

Se non ci sarà il ricorso a riti alternativi, partirà il 12 novembre, dinanzi al Tribunale di Napoli, così come chiesto dal pm della Dda Simona Belluccio, il giudizio immediato fissato dal gip Marcello De Chiara a carico di Claudio De Biasi (avvocato Fabio Russo), 49 anni, e Raffaele Abate (avvocato Francesco Pagnozzi), 56 anni, di Pannarano, che tra febbraio e luglio sono stati arrestati dai carabinieri in una indagine su una presunta tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e al fine di agevolare il clan Pagnozzi.

Avrebbero cercato di imporre nell'ottobre 2023 il pagamento di una tangente al titolare di un’impresa edile  casertana impegnata nei lavori di rigenerazione ed adeguamento dell’impianto sportivo di Pannarano, appaltati dal Comune per un valore di circa 700mila euro.

In particolare, De Biasi e Abate sono ritenuti dagli inquirenti, rispettivamente, l'esecutore ed il mandante del gesto. L'imprenditore aveva raccontato di essere stato minacciato  anche con l’uso di una pistola che gli era stata puntata contro.

Lo avevano fatto "più persone" che si  erano presentate "in occasioni diverse" nel cantiere,  intimandogli  il versamento di "una somma non meglio specificata". "Dovete mettervi a posto, altrimenti non andrete più via da Pannarano”,  gli avrebbero detto , "utilizzando una chiara metodologia di tipo mafioso".

De Biasi sarebbe stato  identificato come colui che per primo, "a volto scoperto", lo avrebbe avvicinato  con il presunto  "tentativo di coartare la sua volontà"  e di costringerlo  a sborsare i soldi- l'importo doveva essere concordato durante un incontro in un bar -    se avesse voluto continuare i lavori, che l'imprenditore aveva poi abbandonato.

(foto di repertorio)