Caserta

“La provincia di Caserta ha delle fragilità ma anche tante potenzialità inespresse, e credo che negli ultimi tre anni, grazie anche a forze dell'ordine e magistratura, il territorio sia più sicuro”.

Queste le parole del prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, che tra qualche giorno prenderà servizio alla prefettura di Cagliari, mentre al suo posto si insedierà Lucia Volpe.

Alla presenza del prefetto di Napoli, Michele Di Bari, dei vertici della magistratura, a partire dal Procuratore Generale Aldo Policastro, dei responsabili provinciali delle forze dell'ordine, dei Vescovi Pietro Lagnese (Caserta e Capua) e Angelo Spinillo (Aversa) e di numerosi sindaci, Castaldo ha usato parole di ringraziamento per tutti i vertici istituzionali presenti.

Il prefetto non traccia un analitico bilancio del triennio trascorso a Caserta, ma per lui parlano alcuni importanti fatti, come le tre Commissioni d'Accesso per la verifica di infiltrazioni camorristiche inviate ad altrettanti Comuni del Casertano, da Sparanise a Calvi Risorta (entrambi sciolti per condizionamenti accertati) al capoluogo Caserta, dove la Commissione ministeriale è a lavoro da agosto e forse per fine anno renderà note le sue determinazioni, che saranno decisive per la decisione del Viminale di sciogliere o meno il Comune capoluogo.

Tra i momenti più emozionanti e significativi ha rimarcato Castaldo "la demolizione del bunker di Michele Zagaria a Casapesenna, che ha rappresentato un importante segnale di legalità per tutti e le tre visite del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.