«A novembre apriremo a Caivano un nuovo corso di laurea dedicato alle nuove tecnologie applicate all'agricoltura, con un consorzio che comprende tutte le università campane che ha come capofila l'Università Vanvitelli ma che vede protagonista l'Università Federico II, che in questo senso una competenza straordinaria. Dunque, a novembre aprirà questo nuovo ciclo di studi a Caivano».
Lo ha annunciato la ministra per la ricerca e l'università Annamaria Bernini, intervenendo in videocollegamento dall'Uzbekistan a un incontro sull'Intelligenza artificiale a Siracusa, nell'ambito del G7.
Nel maggio scorso era stato sottoscritto dalla ministra dell'Università e della ricerca Annamaria Bernini e dal prefetto Filippo Dispenza, coordinatore della commissione straordinaria del Comune di Caivano, il protocollo d'intesa per la realizzazione del polo universitario. Erano presenti anche il rettore della ''Federico II'' Matteo Lorito, dell'università ''Suor Orsola Benincasa'' Lucio D'Alessandro, e Gianfranco Nivoletti della "Luigi Vanvitelli", che sarà l'università capofila del progetto.
«La Federico II è anche la capofila di quello che per noi vuole essere la nuova politica diciamo della formazione, della ricerca e della ricerca all'industria su cui stiamo lavorando, soprattutto su cui stiamo investendo in questo momento», ha aggiunto.
«Caivano per noi non è solamente un luogo dove è accaduta una cosa terribile e dove stiamo creando le condizioni per un riscatto, non solo dal punto di vista sociale- dice Bernini - Stiamo cercando di portare le cosiddette agenzie di senso a Caivano, quindi l'università, la formazione superiore.
Caivano non è solamente un luogo o una parola, ma è un percorso che noi vorremmo applicare a tutti i luoghi dove l'università, la ricerca ma soprattutto l'innovazione hanno una funzione rigenerativa.
Ed è esattamente quello che l'agricoltura, applicata con le nuove tecnologie, con l'intelligenza artificiale, con la realtà aumentata, con i bracci robotici, con le stampanti 3 D, ha la capacità di rigenerare e di creare nuove professionalità».