E' durata circa due ore l'autopsia sulla salma del detenuto di nazionalità nigeriana, denominato "Rambo", rinvenuto cadavere lo scorso 16 settembre dopo essersi impiccato in una cella del carcere Campanello al termine di due giornate di ferro e fuoco culminate con il ferimento di quattro poliziotti penitenziari, finiti tutti in ospedale Ad eseguirla su incarico del magistrato inquirente della procura di Benevento, il medico legale Giovanni Zotti. Da questo momento la salma è libera. C'è il nulla osta della procura che ha svolto un lavoro meticoloso al fine di rintracciare eventuali familiari del defunto in Nigeria.
Nelle prossime ore grazie all'apporto dell'Ambasciata, salvo imprevisti, dovrebbe essere attivata la procedura di rimpatrio. Se ciò non sarà possibile, spetterà al comune di Ariano farsi carico della tumulazione in un loculo d'emergenza del locale cimitero.
Per il momento la salma del 32enne, considerato dagli inquirenti un torturatore di migranti, seviziati e uccisi, resta in una cella frigo dell'obitorio dell'ospedale Frangipane-Bellizzi.