Benevento

Non è possibile “rinvenire negli elementi di indagine raccolti, arricchiti anche dalle consulenze delle parti offese, dei sicuri appigli per affermare la sussistenza di una responsabilità penale di tipo colposo a carico degli indagati”. Parola del gip Roberto Nuzzo, che ha archiviato, così come chiesto dalla Procura, l'inchiesta a carico dei dottori Dino Di Palma (avvocato Angelo Leone) e Michelino Tedesco (avvocato Vincenzo Sguera), rispettivamente chirurgo e radiologo della Nuova clinica Santa Rita, chiamati in causa per la morte di Antonio Pagnano, 26 anni, di Colle Sannita, avvenuta il 5 febbraio 2020 dopo più interventi chirurgici.

E' l'epilogo della camera di consiglio che si era tenuta lo scorso 24 giugno, mentre i genitori ed i fratelli della vittima, assistiti dagli avvocati Antonio Leone e Francesco Del Grosso, stazionavano dinanzi al Tribunale, con amici e cittadini, per “chiedere giustizia”, dopo l'opposizione delle parti offese alla scelta del Pm di scrivere per la seconda volta la parola fine sull'indagine. La drammatica storia di Antonio era iniziata il 29 novembre 2019, quando era stato operato presso la Nuova Clinica Santa Rita per la rimozione di un “linfangioma cavernoso retroperitoneale”.

Erano sorte delle complicazioni, il 3 dicembre era stato sottoposto ad un ulteriore intervento d'urgenza, poi il giorno seguente era stato trasportato dal 118 al Rummo, dove era rimasto ricoverato fino al 5 febbraio 2020, quando il suo cuore, dopo una calvario di due mesi, aveva smesso di battere per sempre nonostante altri interventi praticati per cercare di salvarlo. Da qui uno scontro a colpi di consulenze, alle quali si era aggiunta quella dei professori Bruno Di Filippo e Gaetano Buonocore, ai quali il giudice Flavio Cusani l'aveva affidata nel giudizio civile intentato dai genitori di Antonio.

Le conclusioni risalgono a meno di un mese fa: secondo i due specialisti, “la “carenza assistenziale” da parte della struttura S. Rita è da correlarsi causalmente ed in maniera diretta con il decesso poi sopravvenuto”. Di diverso avviso, sul versante penale, il Gip, che ha archiviato l'indagine.