Contento, ma sempre misurato. L'aplomb di Gaetano Auteri è ormai di prassi. Il commento al 4 a 0 sul Foggia è quello di un tecnico che punta sempre a migiorare la sua squadra: “Stiamo crescendo – dice - oggi abbiamo scelto di fare delle cose diverse viste le assenze, dobbiamo solo imparare a gestire momenti di partita in cui vogliamo andare sempre a 100 all'ora. Sono contento anche per chi è entrato dopo, da Viviani, a Lanini, a Starita. Dobbiamo solo imparare a gestire meglio le partite e quando le abbiamo in pugno non dobbiamo fare di tutto per riaprirle, capire quando è il momento di accelerare e quando è quello di rallentare. Siamo appena alla quinta di campionato, ma io devo anche andare alla ricerca delle cose che non vanno per migliorarle”.
Racconta come ha fatto giocare la sua squadra in virtù delle assenze e della forza dell'avversario: “Abbiamo fatto delle cose diverse, ho fatto giocare Manconi a fianco a Perlingieri: qualcuno aveva detto che Manconi non può fare la punta centrale, invece può fare anche quello. E sa anche sacrificarsi. Ma tutti lo fanno, da Perlingieri a Starita, a Lanini. Dovremo migliorare alcune cose che appartengono alla sfera dei più giovani che devono farsi una cultura calcistica: alcuni hanno step più veloci, altri devono ancora farlo. Perchè anche se non ci vuole la laurea per giocare al calcio, bisogna avere coscienza e comprensione di quello che si fa. Mai perseguire obiettivi personali, bisogna sempre giocare per la squadra”.
Refrattario come sempre ad ogni discorso che riguarda la classifica. “Siamo primi? Noi non dobbiamo fare chiacchiere, perchè le classifiche dopo 5 giornate non contano nulla. Conta come riesci ad ottenere i risultati, quello sì. E stasera abbiamo giocato una partita molto buona e anche discretamente solida. Non dobbiamo guardare la classifica, a che cosa serve? A sentirci più bravi e più forti dopo 5 giornate di campionato? Ma assolutamente no. Noi dobbiamo avere la mente libera e la voglia di imporci sugli altri come squadra. A quel punto cresceremo anche individualmente”.
Dalla partita complicata con l'Altamura allo spettacolo contro il Foggia... “Di sicuro dobbiamo avere tante facce. Le partite sporche? Basterebbe vedere Juve-Napoli di ieri sera. Noi siamo in C, dobbiamo avere diverse facce, ci saranno partite in cui ci sarà più impatto fisico, e metteremo giocatori più adatti, ma l'unica faccia che non dovremo mai cambiare dovrà essere quella dell'intensità, della prestazione, della pressione collettiva e quella che ci consente di giocare sempre di squadra”.