“Con rammarico apprendiamo l’improvvisa sospensione del riconoscimento dei tempi di vestizione e svestizione della maggior parte dei dipendenti del presidio ospedaliero di Polla lasciando ancora una volta un vuoto incolmabile tra ente e lavoratori, con un’azienda che fa tre passi avanti e quattro indietro”. A dichiararlo sono i delegati della Cisl Fp di Polla, Vincenza Cirigliano, Antonio Cervone, Gianfranco Climaco, Luigi D’Alessio e Giuseppe Procaccio, che con una nota indirizzata ai vertici dell’Asl Salerno, hanno segnalato che da qualche mese, un diritto riconosciuto dal contratto nazionale, viene sistematicamente ignorato da parte dell’Asl Salerno.
“Ai dipendenti che era riconosciuto il diritto (seppur limitato a 10 anziché 15 minuti) - spiegano dalla Cisl Fp -, improvvisamente e senza formale motivazione, è stato applicato un blocco sul cartellino presenze con consequenziale mancato conteggio del minutaggio per vestizione, svestizione e, ove previsto, passaggio di consegna”.
Sul caso sono intervenuti anche i vertici provinciali del sindacato. “Purtroppo stiamo assistendo ad una continua mortificazione del personale sanitario che è impegnato quotidianamente nell’erogazione dell’assistenza sanitaria ai cittadini in un contesto difficile, dovuto alla ben nota cronica carenza di personale. Oltre a questo i dipendenti devono sobbarcarsi anche l’onere di un continuo controllo dei cartellini e cedolini, per mancanze da parte di chi a livello centrale, seppur deputato a gestire il processo, perpetra una continua decurtazione di straordinari, orario di servizio e tutte le altre competenze che derivano nel corso del normale orario di lavoro”, incalzano il segretario provinciale e il coordinatore area centro sud Alfonso Della Porta e Lorenzo Conte (entrambi nella foto allegata). “Sollecitiamo quindi, con urgenza, una risposta ufficiale da parte dei preposti in modo da fare chiarezza e dare risposte ai tanti lavoratori, provvedendo alla regolarizzazione degli istituti contrattuali derivanti dalla giusta applicazione del contratto nazionale. Qualora dovesse persistere tale condizione, saremo costretti ad adire l’autorità competente per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori interessati”.