Avellino

di Paola Iandolo  

Iniziano a farsi sentire i primi effetti dell’inchiesta Dolce Vita. In modo particolare sulle imprese - coinvolte nel presunto sistema corruttivo organizzato dall’ex sindaco Gianluca Festa e dall’architetto Fabio Guerriero, entrambi ai domiciliari  - e raggiunte dal divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione.  Il dirigente di Palazzo di Città Cicalese ha firmato la risoluzione del contratto di appalto aggiudicato dalla ditta di M.C. relativo all’intervento “Sicuro, verde e sociale: Riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica” – Ambito Bellizzi” all’impresa Euro Infrastrutture s.r.l. per un importo di 6.597.011,33 di euro, comprensivo di oneri per la progettazione esecutiva pari ad 122.750,65 euro ed oneri di sicurezza non soggetti a ribasso pari ad 136.349,35 euro oltre IVA per 659.701,13 euro per un totale di 7.256.712,46 euro.

Risoluzione del contratto determinata dalla nota inviata dai carabinieri del comando di Avellino al comune, relativa alla misura a cui è sottoposta l'impresa in questione. 
 

Inviti a comparire 

Intanto domani mattina l'imprenditore M.C. insieme al titolare di un'altra azienda aggiudicataria di appalto pubblico comunale, F.C.potranno essere ascoltati dal pm Fabio Massimo Del Mauro nell’ ambito degli interrogatori fissati dalla Procura. Atto propedeutico ad una richiesta di giudizio immediato. Il 19 invece sarà la volta per il dirigente comunale G.M. insieme a V.A. referente di una nota catena di fast food. Il 20 invece toccherà all'ex dirigente comunale F.S.