Avellino

di Paola Iandolo 

E' attesa per domani la decisione del Gup del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio  per i tredici indagati nel primo filone sui corsi fantasma organizzati all'Alto Calore. Udienza che si svolgerà per Michelangelo Ciarcia e Pantaleone Trasi, rispettivamente l’amministratore unico della società “Alto Calore Servizi spa” a capitale interamente pubblico, e il dipendente addetto alla segreteria del presidente, nonché stretto collaboratore dell’amministratore insieme ad altre 11 persone. A firmare le richieste di rinvio a giudizio i pubblici ministero Luigi Iglio e Vincenzo Russo. Già nella precedente udienza è stata formalizzata la richiesta di costituzione di parte civile della società Alto Calore, rappresentata dall’avvocato Benedetto Vittorio De Maio. La costituzione è stata accettata in relazione ai capi d’accusa di peculato, ma non per i reati tributari. L'Alto Calore, rappresentato dall’amministratore unico Antonello Lenzi, ha scelto di costituirsi contro gli ex vertici della società.

La ricostruzione

Il gip del tribunale di Avellino, Francesca Spella nei confronti di Michelangelo Ciarcia e per il dipendente Pantaleone Trasi firmò la sospensione dall’esercizio per 12 mesi con le accuse di indebita compensazione, peculato, fatturazione inesistente e false comunicazioni sociali. Misura (poi revocata) che ad avviso del gip si è resa necessaria per il ruolo svolto dai due all’interno dell’ente. Indagati anche Raffaele Castagnozzi (procacciatore ed intermediario delle società che provvedevano all’organizzazione e allo svolgimento dei corsi di formazione mai frequentati dai dipendenti dell’Alto Calore) e per Gerardo Santoli (presidente della Grande srl dall’agosto 2023 e legale rappresentante sia della Si.Form srl con sede legale a San Michele di Serino che della Cat servizi delle imprese srl con sede legale ad Avellino). I due non sono sottoposti ad alcuna misura, sebbene furono chieste anche per loro. Richieste rigettate dal gip.