Avellino

L’ANEV ha preso parte oggi all’audizione in Ottava commissione Senato avanzando molte proposte emendative in merito allo schema di decreto legislativo recante disciplina in materia di regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Si riportano di seguito sinteticamente le proposte emendative sul contenuto del decreto legislativo in oggetto.

In merito all’esproprio, per tutte le opere connesse alle FER e le relative infrastrutture indispensabili, nonché per gli impianti eolici, è stato richiesto che venga assicurata al proponente la facoltà di ricorrere, laddove necessario, all’apposizione del vincolo preordinato all’ esproprio/asservimento (procedura che resta preclusa per le aree di impianti fotovoltaici e a biomassa).

Inoltre si è evidenziata la necessità di inserire una norma transitoria per salvaguardare i procedimenti avviati in data antecedente a quella di entrata in vigore del TUR.

Intervenendo in modifica del punto 1 dell’allegato A, sezione II dello schema di D.lgs. in oggetto, si richiede nello stesso anche per l’eolico l’inclusione della misura di semplificazione rappresentata dal regime amministrativo della DILA.

Nell’ottica di snellire le procedure autorizzative di progetti di integrale ricostruzione degli impianti eolici e che vengono realizzati negli stessi siti è stato proposto dall’ANEV la ripresa integrale delle previsioni già presenti nell’articolo 5 comma 3 del D.lgs. 28/2011 e contestualizzarle nelle disposizioni previste dall’allegato b (interventi su impianti esistenti in regime di PAS).

In materia di misure di compensazione è stato sottolineato come, a tutela del proponente, la legge statale debba vietare tassativamente la loro imposizione quale condizione del rilascio dei titoli abilitativi, tenuto conto che la costruzione e l’esercizio di impianti per l’energia rinnovabile sono libere attività d’impresa soggette alla sola autorizzazione amministrativa.

A seguire è necessario, nel corso del procedimento autorizzativo, prevedere l’automatica procedibilità dell’istanza alla verifica della completezza formale della documentazione e degli elaborati, sia in caso di mancato riscontro nei termini da parte dell’amministrazione, sia a seguito di riscontro alla prima richiesta di integrazioni. Risulta opportuno chiarire espressamente l’ambito di applicazione di quanto disposto al comma 2 dell’articolo 3 laddove gli impianti di produzione di energia rinnovabile e la relativa infrastruttura, se realizzati in aree idonee sono per definizione di interesse pubblico prevalente.

A tutela del soggetto proponente è stata invocata la sospensione dei termini in casi di eventi calamitosi al fine di non far decadere il titolo abilitativo.

Si richiede che il proponente possa ricorrere prioritariamente alla valutazione preliminare (di cui all'articolo 6, comma 9, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152), ove ne sussistano i presupposti; e ove, al suo esito, risultino applicabili le procedure di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale, le procedure stesse hanno in ogni caso a oggetto solo l'esame delle variazioni dell'impatto sull'ambiente indotte dal progetto proposto.

In ultimo, in merito all’attività libera, per poter rendere effettivamente applicabile l’installazione di impianti attraverso il suddetto regime semplificato si propone di inserire la possibilità di superare e gestire la presenza di eventuali vincoli o le modifiche della viabilità attraverso l’ottenimento dei relativi atti amministrativi di assenso emanati dagli enti competenti e che il proponente potrà richiedere e ottenere in autonomia, dandone evidenza al Comune territorialmente interessato in sede di comunicazione di inizio lavori.

In sostanza il testo come proposto non porta benefici relativamente alla semplificazione del processo amministrativo per gli impianti alimentati da FER, e in alcuni casi addirittura complica le procedure eliminando alcuni strumenti utili, l’ANEV chiede con forza la modifica del richiamato provvedimento affinché possa contribuire al necessario raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione assunti dall’Italia.