Salerno

Giovanni Pisano, ex bomber della Salernitana, ha raccontato nel corso di Granatissimi in onda su Ottochannel un retroscena sul suo possibile ritorno alla Salernitana nella scorsa estate per l’area scouting del club. “Ho avuto modo di parlare con Maurizio Milan nei mesi scorsi. Non so perché poi tutto è scemato. C’erano tante buone premesse ma poi tutto si è spento e me ne dispiace davvero tanto. Sarebbe stato un onore e credo di poter fare bene se dovesse mai succedere. A Firenze ho fatto un ottimo lavoro, portando lì diversi calciatori che sono in orbita nazionale giovanile. Ma se chiamasse Salerno lascerei tutto per questa società. Io lascio la porta sempre aperta. Ho sentito anche Petrachi con il quale ci siamo promessi di rivederci. Il problema è che non ho capito ancora chi decide: Petrachi gestisce l’area sportiva, Milan quella amministrativa. Ma non so di chi è la competenza poi nel decidere.

Momento granata? Seguo la Salernitana sempre con grande passione. In questo momento, in un campionato ancora molto equilibrato perché i valori di alcune squadre non sono ancora emersi, questa squadra può ambire nella zona playoff. Bisogna però registrare la fase difensiva che al momento non mi convince. Davanti invece ci sono tante bocche di fuoco e i tanti gol segnati sono un messaggio importante. Torregrossa? Lui è uno dei calciatori che ha gol nelle corde ma ci sono tanti attaccanti. Però Salerno è un banco di prova importante, c’è anche il rischio di perdersi così come è successo con Simy che non è mai riuscito ad esplodere.

Amatucci? Ho visto parecchie partite della Primavera della Fiorentina negli scorsi anni e spiccava la sua personalità, la sua generosità. Lui dà tutto, molto intelligente in campo e questo conta soprattutto nelle piazze passionali come Salerno”.