"Per conoscere il Signore non basta sapere qualcosa di Lui, ma occorre mettersi alla sua sequela, lasciarsi toccare e cambiare dal suo Vangelo". Lo ha detto Papa Francesco all'Angelus, commentando il Vangelo del giorno. "Si tratta cioè - ha spiegato - di avere con Lui una relazione, un incontro che cambia la vita: cambia il modo di essere, cambia il modo di pensare, le relazioni che hai con i fratelli, la disponibilità ad accogliere ea perdonare, le scelte che fai nella vita. Tutto cambia se davvero hai conosciuto Gesù!". «Fratelli e sorelle, il teologo e pastore luterano Bonhoeffer, vittima del nazismo - ha continuato il Pontefice -, ha scritto così: 'Il problema che non mi lascia mai tranquillo è quello di sapere che cosa sia veramente per noi oggi il cristianesimo o anche chi sia Cristo'". "Purtroppo - ha commentato il Papa -, tanti non si pongono più questa domanda e restano 'tranquilli' anche lontano da Dio". "È importante invece chiederci - ha quindi aggiunto -: io mi lascio scomodare, mi domando chi è Gesù per me e che posto occupa nella mia vita?".
Papa Francesco ha ricordato all'Angelus che "oggi" in Italia si celebra la giornata dei malati di sclerosi laterale amiotrofica (Sla)". "Assicuro un ricordo nella preghiera per loro, per i familiari - ha aggiunto -. Incoraggio il lavoro di ricerca su questa patologia e le associazioni di volontariato".