Benevento

Se dopo una giornata faticosa di allenamento si chiude in allegria, cercando ostinatamente il gol della vittoria, vuol dire che le condizioni psico-fisiche dei giocatori stanno raggiungendo livelli ottimali. Si scherza e si gioca in scioltezza, regalando giocate d'alta scuola. Auteri fa l'arbitro (senza Var) e annulla un gol forse buono a Talia (incrocio dei pali e palla che sbatte a terra: dentro o fuori?). Poi si fa pregare per concedere un rigore solare ad Acampora. Il teatrino con i suoi che lo circondano come se fosse un arbitro vero è da gustare. Dagli undici metri Genny non perdona, tiro secco e gol facile. L'ultimo centro tocca a Perlingieri nell'altra porta: il golden boy ruba palla e tira rabbiosamente col suo sinistro, bucando persino la rete. 

DUE ASSENTI. Sul campo di gioco c'è un assembramento insolito: ci sono tutti, anche Tosca e Meccariello, pure Carfora e Agazzi. Mancano solo Borello che dovrebbe ricominciare la prossima settimana, e Pinato, che si gode l'allenamento dei compagni in maglietta e pantaloncini, ma dalla panchina. Ad assistere alla seduta pomeridiana c'è un vecchio amico del Benevento, uno dei cosiddetti “immortali”, Andrea De Falco, che si ferma a parlare con Diego Palermo, il medico sociale Giorgione e il manager Cilento. In campo si lavora senza soluzione di continuità e con grande intensità, anche se in mattinata c'è stata un'altra seduta. Auteri lo aveva annunciato: “Aumenteremo i ritmi”. E così è stato. Sul piano tattico c'è poco da aggiungere a quanto s'è visto domenica scorsa. Difesa a quattro: da ua parte Oukhadda, Berra, Tosca e Sena, dall'altra Veltri, Meccariello, Capellini e Viscardi. Il resto si perde nelle mischie che si creano nella partitella. 

LE ESERCITAZIONI. La squadra sembra andare già a mille all'ora, ha scaricato le fatiche di Roma e ora sta cominciando a carburare. Si inizia con una partitella a tema a metà campo. Auteri predispone dei turni, un gruppo esce, l'altro gli subentra. Poi si mischiano le carte e si va tutti in campo. Gli spazi sono gli stessi di prima, intasatissimi, perchè sul terreno ora ci sono tutti. E' lì che si vedono cose che fanno lustrare gli occhi: negli spazi stretti chi ha più tecnica vince sempre.

La terza esercitazione è una partita a pressione: si attacca senza mai fermarsi (tutti sempre in movimento) fino alla metà campo avversaria, poi si difende con la stessa intensità. Si chiude con una partitella a metà campo. Qualcuno va a farsi la doccia anticipatamente, qualcun altro prova a convincere Auteri che domenica potrà essere utile. Starita appare in crescita, segna un bel gol con un tiro a rientrare e si dà da fare in ogni zona del campo. Viviani appare in crescita, Tosca decisamente in palla. L'impressione è che per Auteri sarà una settimana di grand riflessioni: c'è da scegliere in un gruppo vastissimo. E don Gaetano non ha alcuna voglia di sbagliare.