"Casa Reclusione di Sant'Angelo dei Lombardi, ancora tensione e violenza contro la Polizia Penitenziaria": ad annunciarlo l'OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). "L'altro ieri, 9 settembre 2024, un detenuto psichiatrico in cerca di uno psichiatra e terapia ha tenuto in scacco un intero istituto. Armato di piedi di tavolo schiodati, con chiodi in bella vista, ha minacciato il personale ivi in servizio impotente testimone": ecco quanto presentato dal segretario regionale OSAPP, Vincenzo Palmieri.
"Al culmine della agitazione l'energumeno ha fatto irruzione nell'Infermeria centrale distruggendo tutto quello che c'era da distruggere mentre il personale sanitario e parasanitario che era presente si dava alla fuga e il personale continuava a rimanere senza l'ordine di contenimento all'azione violenta e di resistenza, non certo passiva del soggetto che continuava nella devastazione. In un secondo momento il detenuto si armava di spuntoni taglienti e appuntiti di vetri infranti minacciando gli agenti. Nel frattempo, l'unico ordine dato dalla linea del comando è stato quello di trattenere in servizio il turno dei colleghi smontati alle ore 14.
Quando il detenuto ha lanciato una bottiglia di acqua al volto aggredendo un collega, prima del peggio, il contatto fisico di contenimento è stato inevitabile. Il tutto si è protratto sino alle ore serali, il personale lamenta giustamente che per ore ha dovuto fronteggiare la furia del detenuto armatosi a mani nude senza dispositivi di sicurezza individuali quali guanti antitaglio, scudi e caschi con funzioni protettive. Un assistente capo rimaneva ferito al volto per il lancio della bottiglia e un pugno ricevuto mentre un ispettore veniva colpito alla schiena e rispettivamente venivano refertati al Pronto Soccorso con 5 e 3 giorni di prognosi. Con grandi sforzi si provvedeva al ricovero del detenuto con 118 e adeguata scorta.
Interviene sulla questione il consigliere nazionale OSAPP, Emilio Fattorello, che ancora una volta ribadisce le attuali criticità della Casa Reclusione di S. Angelo che vedono un istituto di eccellenza per le tante attività trattamentali e lavorative diventare lentamente una bolgia e ricettacolo di detenuti allontanati per ordine e sicurezza da altre sedi portando la popolazione detenuta a circa 200 detenuti. Come altre volte occorre provvedere alla assegnazione di un vomandante di reparto titolare ed aumentare le presenze del direttore impegnato su diverse sedi per garantire la giusta continuità dell'azione direttiva in un istituto comunque complesso che garantisce commesse in campo nazionale, come noto a tutti gli addetti ai lavori. Il grave evento critico riapre tra l'altro la criticità della assente gestione sanitaria dei detenuti psichiatrici e la somministrazione delle pertinenti terapie.
Si ricorda che proprio alla Casa di Reclusione Santangiolese era prevista l'unica articolazione di osservazione mentale della provincia che con tre istituti conta una popolazione detenuta di circa oltre mille ristretti di cui numerosi soggetti psichiatrici che destabilizzano le strutture penitenziarie. Sezione questa per anni non funzionante, oggi dismessa per mancanza di specialisti, e anche devastata. Inutile ricordare le denunce fatte sulla specifica tematica, gestione detenuti psichiatrici, del segretario generale Leo Beneduci ai vertici della amministrazione centrale e a tutti gli organi politici competenti governativi sino a rivolgersi al presidente Mattarella che in più occasioni ha posto la sua attenzione al mondo penitenziazio nazionale.