Avellino

"Partenio-Lombardi" a porte chiuse, ma con il primo allenamento settimanale che ha registrato una fase finale di confronto con la presenza di Angelo Antonio D'Agostino. Il massimo dirigente dell'Avellino "ha fatto visita alla squadra e al termine della seduta si è fermato con dirigenti, staff tecnico e calciatori". Così il club irpino ha presentato quanto avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri all'apertura della serie di allenamenti che porterà la squadra alla sfida con la Cavese, in programma domenica (ore 20.45) al "Simonetta Lamberti". Un nuovo dentro o fuori, ma anche no perché l'idea societaria è quella di determinare continuità con la conferma di staff tecnico e area dirigenziale e, di fatto, scongiurare il ribaltone che si delineò praticamente un anno fa proprio con l'arrivo di Michele Pazienza in panchina.

"Non gettare tutto alle ortiche"

Dopo due punti nelle prime tre giornate di campionato la scelta è di non alterare il contesto. Nelle parole rilasciate ai canali ufficiali, D'Agostino non ha nascosto l'ovvia delusione per l'avvio stagionale ponendo l'obbligo di "non gettare tutto alle ortiche". Il presidente dell'Avellino ha chiesto all'intero ambiente di credere nella squadra per trovare subito la svolta. "È questo il messaggio che ho voluto trasmettere ai ragazzi": ha affermato D'Agostino nel sottolineare il primo cambio di passo che necessariamente dovrà arrivare dai calciatori: un segnale dal campo per garantire maggior serenità anche al di fuori del terreno di gioco dopo la contestazione con fischi e cori al termine di Avellino-Cerignola. 

"Già a partire dalla gara di domenica"

"Spingerla affinché possa uscire già a partire dalla gara di domenica da questa difficile situazione": si legge nelle dichiarazioni pubblicate dalla società ed è chiara la necessità di una risposta nell'immediato per il ruolo che società, dirigenti e staff tecnico non hanno mai celato e che, anzi, hanno loro rimarcato. L'Avellino ha posto l'obiettivo della promozione diretta e il -5 dalla vetta, per quanto il campionato sia appena cominciato, non ammette altri passi falsi. Nel frattempo, i grattacapi per Pazienza non mancano con Cancellieri, Liotti, Patierno, Rigione, Toscano e Tribuzzi non in gruppo e costretti a lavori specifici nel primo allenamento e a Cava de Cristofaro sconterà il secondo e ultimo turno di squalifica. Proprio con l'infermeria piena nacque, però, dodici mesi fa il primo Avellino di Pazienza, capace di sfatare il tabù Catania e di far sognare un rilancio promozione nella prima parte di stagione con Marco Armellino centrale difensivo per superare le tante assenze nel reparto arretrato. Al tecnico di San Severo urge una riproposizione di quella fase per dare forza al suo progetto e alla sua avventura in biancoverde.