Benevento

Da Gigi Buffon a... Tommaso Cucchietti. No, decisamente il passo non è breve. Anzi... Però, avendo accettato di giocare in Lega Pro, sarebbe stato difficile riannodare il fil rouge del gol con un altro personaggio da favola. La prima volta in C di Gennaro Acampora, dunque, è stata una doppietta, un inedito in carriera. 

L'ultimo gol, lo abbiamo anticipato, lo aveva segnato sempre con la maglia giallorossa il primo maggio del 2023, poco più di un anno fa. Una perla di rara bellezza nell'annus horribilis della retrocessione dalla serie B. Si giocava Benevento-Parma al Vigorito: i giallorossi guidati già da Agostinelli erano andati sotto di due gol, ma avevano accorciato le distanze con un colpo di testa di Ciano. Nel finale una punizione dell'ex frusinate era stata respinta dalla barriara, era stato lì che Acampora s'era aggiustato il pallone e da 25 metri aveva fatto partire un sinistro “fotonico” che non aveva lasciato scampo a Gigi Buffon. 

Di gol in quella stagione ne aveva realizzati altri tre, alla Ternana, al Modena e alla Reggina. Non era bastati per cambiare le sorti di un campionato che aveva regalato solo delusioni. 

L'altra sera “Genny il napoletano” ha ripreso a segnare dopo un'annata poco lusinghiera a Bari. Una doppietta al Potenza, il primo gol con un tiro “sporco” e leggermente deviato, il secondo con un sinistro alla sua maniera: rapido e preciso, nell'angolino alla sinistra di Cucchietti (lo stesso angolo in cui infilò il pallone nella porta di Buffon). 

Per Acampora è stato l'undicesimo gol in carriera, il settimo in giallorosso (ne aveva segnati due anche nel 21/22, uno al Cittadella, l'altro al Como). Nel 2016/17 per uno scherzo del destino aveva fatto gol proprio al Benevento quando vestiva la maglia del Perugia. L'anno prima tre gol nelle file dello Spezia (al Lanciano, all'Avellino e al Vicenza).

Come si capisce il trequartista partenopeo non è certo un cannoniere, ma possiede le qualità per far male a qualsiasi portiere di questo campionato. L'inizio non è stato male, deve solo trovare la continuità che gli consenta di fare la differenza nel campionato di serie C. Di lui si fida Auteri, di lui si è fidato il patròn Vigorito che s'è gettato il passato alle spalle ed ha riaccolto il “figliuol prodigo”. Tante buone intenzioni meritano un epilogo che appaghi la voglia di riscatto della gente giallorossa.