"Un quadro drammatico emerge nella provincia di Avellino e in città. Sempre più lavoratori con salari bassi e a nero. A questo si aggiunge la crisi senza precedenti che sta subendo il commercio e sul versante industriale c'è sempre minore sicurezza lavorativa all'orizzonte. Negli ultimi 20 anni sono aumentate in maniera esponenziale le tipologie di contratto, favorendo la precarietà e l’indebolimento generalizzato delle tutele per i lavoratori."
E' l'analisi del segretario provinciale del partito comunista italiano Roberto Vecchione.
"Le nostre proposte da anni rimangono inascoltate mentre si assiste ad un immobilismo amministrativo. Avellino ha bisogno di una stazione ad alta velocità,minibus che coprono il territorio incentivando a lasciare l'auto a casa,servizi e illuminazione maggiore, riqualificazione stradale, nuovi progetti per sfruttare le nostre materie prime, questo per dirne solo alcune delle tante esigenze.La città non può pagare un prezzo cosi alto, noi siamo a disposizione per tutte quelle forze che concretamente vogliono salvare Avellino dal fallimento che è già in atto.
Le problematiche che si riscontrano su Denso ed Fma nella provincia di Avellino, portano la stessa pioggia di provvedimenti verso i lavoratori. Fabbriche svuotate, nessuna conflittualità ma solo disperazione nella perdita del posto di lavoro."
Il Partito Comunista Italiano denuncia la perdita strisciante di posti di lavoro; combatte la frammentarietà dei contratti all’interno delle stesse aziende; si propone di unire i lavoratori sulla base di una vera solidarietà di classe per rivendicare migliori condizioni di lavoro, adeguamento dei salari, maggiore sicurezza sul lavoro.