Benevento

È stata una notte magica, che ha lasciato il segno, impreziosita da note ed emozioni difficili da dimenticare. Sono tante le sensazioni che gli Area Medina hanno trasmesso ad un pubblico entusiasta, che ha gremito in ogni ordine di posti l'incantevole scenario del Teatro Romano di Benevento. Serata indimenticabile, resa ancora più speciale dalla presenza della sezione di archi dell'Orchestra Internazionale della Campania, diretta dall'impeccabile maestro Leonardo Quadrini, e dalla bellissima coreografia di luci che ha accompagnato alcuni brani come "Terra mia" con un candlelight da brividi. I meriti di tutto questo vanno ascritti ad un lavoro di squadra, certosino e professionale, che soltanto grandi professionisti del settore, come Francesco Tuzio, riescono ad ottenere. In tutti gli eventi di spessore e qualità c'è sempre una perfetta direzione artistica. Nel caso specifico, un plauso va senza dubbio a Ferdinando Creta.
Entrando nella parte più emozionale della serata, c'è da dire che gli Area Medina hanno saputo far rivivere tutte quelle emozioni legate a "Sciò", il primo album live di Pino Daniele.

Da "Chillo è nu buono guaglione", "Viento 'e terra", "Io vivo come te", "Chi tene 'o mare" passando per "Napule è" e "Terra mia" fino al completamento della medesima scaletta dell' intero album, è stato un pullulare di continue emozioni, grazie anche alla partecipazione del maestro Ezio Lambiase, special guest della serata. Ogni brano è stato vissuto intensamente. Nel corso del concerto, mentre il cadenzato battere di mani scandiva il tempo di alcune canzoni, l' emozione prendeva il sopravvento, soprattutto in alcuni brani come "Terra mia", uno dei momenti dove l' anima ha viaggiato in maniera intensa tra i nostri ricordi. Del resto, chi di noi non ha qualche momento legato alle canzoni di Pino? Un grande artista che ci ha lasciato troppo presto, ma la sua musica resta un dono dal valore inestimabile.

Raramente accade che musica e sentimento si tocchino. Ed è proprio quello che è accaduto al Teatro Romano. Da Pino è difficile staccarsi. Al termine della scaletta dell' album, infatti, gli Area Medina, acclamati dal pubblico, hanno eseguito qualche ulteriore brano di Pino. Poi, con il cuore colmo di emozioni, è arrivato anche il momento dei saluti con la promessa di rivederci ancora.

È obbligo, quindi, fare un plauso ai protagonisti di queste grandi emozioni: Antonello Rapuano (tastiere), Carmine Piccirillo (voce), Lorenzo Stabile (basso elettrico), Alessandro Calandri (chitarre), Fulvio Cusano (batteria), Francesco jr Merola (percussioni), Pasquale Ciniglio (sax)
FIATI: Alessandro Tedesco (trombone), Peppe Fiscale (tromba)
ARCHI: Alessandro Tumolillo (violino e mandolino), Marco Di Palo (violoncello)
Special guest Ezio Lambiase (chitarra classica)

Ai tre brani eseguiti dagli archi dell'orchestra diretta dal maestro Leonardo Quadrini hanno partecipato: Veaceslav Quadrini, Marco Musco, Salvatore Terranova e Maurizio Pellecchia (primi violini); Erika Verga, Caterina D'Ambrosio, Massimo Palumbo e Francesca Tagliamonti (secondi violini); viole: Pierluigi Minicozzi, Matteo Natalizio; violoncelli Ylenia Attardi e Vincenzo Di Somma; contrabasso Vanni Miele.

E dunque l'Accademia delle Opere Aps e Musica Insieme, organizzatori dell'evento, hanno dato vita ad una serata di grande qualità.