Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha consegnato la sua verità sulla vicenda Maria Rosaria Boccia, la 41enne di Pompei finita al centro del dibattito politico e istituzionale per i suoi rapporti con l'esponente del Governo e il Dicastero che dirige.
Intervistato dal direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci, Sangiuliano ha raccontato di aver avuto una storia sentimentale con la donna, conosciuta - ha detto - durante una iniziaitva elettorale di Fratelli d'Italia a Napoli.
"Avevamo una relazione, anche per questo ho revocato l'incarico", in riferimento alla nomina a consigliera per i Grandi Eventi del ministero della Cultura. Una decisione, ha detto Sangiuliano nell'intervista alla tv pubblica, sollecitata anche dalla moglie.
"E' lei - ha aggiunto - la persona più importante della mia vita, alla quale non rinuncerei mai e alla quale devo chiedere scusa", ha detto Sangiuliano con le lacrime agli occhi.
Respinte con decisione le accuse di aver utilizzato soldi pubblici nei viaggi con lei: "Ho pagato tutto io, com'è evidente dagli estratti conto della mia carta di credito personale", ha detto Sangiuliano mostrando le ricevute al direttore del Tg1.
Cinque i viaggi che hanno visto protagonisti il ministro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, in diverse parti d'Italia, tra cui Pompei, Taormina e Polignano a Mare.
Il ministro della Cultura ha poi ribadito con nettezza: "Non sono assolutamente ricattabile", assicura.
Allo stesso tempo, però, Sangiuliano non esclude che possano essere pubblicate le chat private tra lui e la Boccia: "Ma sarebbe un reato", ha aggiunto.
Immediato il commento delle opposizioni, che attaccano ad alzo zero: "Quindici minuti di intervista a un ministro su fatti sui quali le opposizioni hanno chiesto di riferire in Parlamento non sono altro che un uso privato del servizio pubblico", dicono i parlamentari Pd in Vigilanza Rai.
"L'imbarazzante vicenda che ha coinvolto il ministro, le istituzioni, l'organizzazione del G7 ad oggi non è stata chiarita. Anzi, con uno stillicidio di novità quotidiane, mostra le ripetute bugie di membri del governo e apre nuove questioni sulle quali occorre riferire in Parlamento. In aggiunta, oggi si registra un'altra incredibile puntata di questo scandalo: uno spazio di 15 minuti, senza partecipazione dell'opposizione, alla voce unica e sola del ministro", si legge nella nota Dem.