Salerno

Né vincitori, né vinti. La cessione alla Lazio ha messo d’accordo da una parte la Salernitana e dall’altra Boulaye Dia. “Vissero tutti felici e contenti”, nel nome dell’accordo in prestito secco con obbligo di riscatto da 11,3 milioni di euro pagabili in tre stagioni sportive che hanno permesso alla Salernitana di rientrare dell’investimento fatto appena un’estate fa per strapparlo al Villareal. Una cessione tanto attesa anche dall’ex numero 10, subito in gol nel suo debutto all’Olimpico nella sfida con il Milan.

Per definire l’affare però, le parti hanno dovuto anche chiudere le battaglie legali aperte presso il Collegio Arbitrale. Due le controversie aperte: la prima era legata al mancato ingresso in campo ad Udine che comportò l’esclusione di Dia dalla rosa granata fino a fine stagione. In quel caso la Salernitana aveva chiesto il mancato pagamento dell’ingaggio fino al termine del campionato e una maxi-penale da 20 milioni di euro. La seconda fu la richiesta di ammenda del 25 per cento di una delle mensilità da corrispondere al calciatore per l’intervista non autorizzata al quotidiano francese “L’Equipe” nella quale Dia raccontava la sua versione dei fatti. Dopo vari rinvii nei mesi di giugno e luglio, le parti hanno deciso di chiudere le controversie trovando un accordo. Condizione, a quanto pare, necessaria affinchè il calciatore accettasse il trasferimento alla Lazio.