Salerno

Il direttore sportivo della Salernitana, Gianluca Petrachi ha incontrato la stampa per fare un bilancio della sessione estiva del calciomercato. Rileggi la diretta testuale della conferenza stampa.

Arbitraggi. Quanto accaduto nelle ultime partite è qualcosa che non si può sentire. Il rigore di Torregrossa è qualcosa che non si può sentire, gli arbitri del Var andrebbero sospesi. Quello è un rigore palese. A Bolzano batti il fallo laterale a tempo scaduto. Noi siamo stati penalizzati per errori clamorosi. Contro la Sampdoria avevamo avuto contro un rigore assurdo, io mi auguro che chi sbagli paghi. Per me è inammissibile che, se sbagli, non vieni sospeso.

Velthuis. In tanti lo stanno bacchettando ma non conosce la lingua, non conosce la metrica di lavoro dell'allenatore. Va aspettato, va aiutato. Lo stesso Njoh, arrivato dalla terza serie francese, ha bisogno di ambientarsi. Bremer, ad esempio, nei primi sei mesi non scese nemmeno in campo, questi hanno fatto cinque partite su cinque.

Qualcuno si è permesso di dire che dovevo aspettare qualche richiesta per Bonazzoli, per fare cosa? Per dargli 800mila euro di incentivo all'esodo come accaduto l'anno scorso? Io l'ho dato via, abbiamo preso Ghiglione e 500mila euro. Ghiglione è un giocatore forte, per me da quarto è più forte che da quinto. Adelaide viene da un periodo di inattività ma è un signor giocatore. Purtroppo dobbiamo correre dei rischi per necessità e li abbiamo dovuti buttare subito nella mischia. Tello è arrivato alle 3 di notte, era fuori dal contesto, il giorno dopo contro il Cittadella è sceso in campo per 45'. Si poteva anche strappare ma eravamo corti, ci siamo presi un rischio.    

Joao Pedro è stato un giocatore che ho contattato, a me piaceva. Ma c'erano dei costi importanti. Di primo impatto ci siamo dati un budget, abbiamo fatto valutazioni. Sicuramente prendevi un giocatore da profilo altissimo. Lui saliva un po' rispetto al range nostro e questo ha un po' frenato l'operazione. Nutro grande stima del calciatore, gli faccio comunque i complimenti a prescindere dal fatto che non sia arrivato alla Salernitana.

Sapevo che la squadra avrebbe dato il cento per cento. Sepe e Fiorillo stanno dando una mano, anche a dare un senso di appartenenza. Sapevo che questa squadra avrebbe dato il 100% anche dal punto di vista mentale, sono sicuro che ci metteranno sempre l'anima. Il futuro? Io sono ottimista, guardo sempre il bicchiere mezzo pieno. Spero si possa riaccendere entusiasmo che può essere importantissimo per la piazza. Spero che questo campionato possa darci grandi soddisfazione.

Ruggeri. Bisogna avere il coraggio di fare determinate scelte. E' un giocatore che, capitasse l'occasione, devi avere il coraggio di lanciarlo. La Roma, ad esempio, l'altro giorno ha schierato Pisilli. Ruggeri è stata un'opportunità, è un ragazzo che ha già lavorato con la linea a quattro, il mister lo conosceva. Non puoi pensare di prendere un quinto, un sesto solo per stare più tranquillo.

La proprietà mi ha messo a disposizione due miei uomini di fiducia che continuano a scandagliare il circuito europeo e non solo. La serie B non ti dà grandi possibilità ma il mio auspicio è che magari il prossimo anno possa aumentare il numero di risorse umane nell'area scouting ma, per il momento, sono molto contento di quello che ho a disposizione. Abbiamo fatto un ottimo lavoro, mi sono stati di grande supporto. Pensi che durante il giorno ti arrivano 50-55 profili che ti propongono. Se non li vai a verificare in velocità, ti può scappare il colpo. Siamo stati sul pezzo e sono orgoglioso di come abbiano lavorato per me.

Io ho preso Kallon e Braaf in prestito perché eventuali diritti avrebbero allungato i tempi. Con Sogliano siamo amici, abbiamo giocato insieme a Perugia. Credo che ci siano le condizioni future per valutare anche i riscatti. Vedremo come andrà il campionato ma sia dall'una che dall'altra parte c'era la volontà di prendere calciatori utili.

Allenatore. Inizialmente avevo pensato a Sottil perché, avendo la Salernitana giocato sempre a 3, non volevo scombussolare la situazione. Poi ho pensato che, se volevo effettuare questa bonifica, ho capito che avremmo dovuto cambiare modulo. Con Martusciello ci siamo sentiti in passato, sentivo che aveva la voglia di mettersi in gioco e gli ho dato questa chance. Sto cercando di dargli una mano perché è un percorso nuovo anche per lui. Tra noi c'è un ottimo rapporto, spero che questo matrimonio possa durare a lungo.

Il presidente, soprattutto nell'ultimo periodo, ha iniziato a fidarsi e mi ha lasciato fare nella scelta. All'inizio era un po' scottato, anche per precedenti esperienze. Il fatto che si sia fidato mi ha gratificato molto. In questo ultimo periodo lo sto sentendo spesso. All'inizio abbiamo avuto visioni diverse ma, piano piano e con pazienza, siamo riusciti a trovare un punto di equilibrio. Credo che ora sia contento. Dopo la mezzanotte dell'ultimo giorno, non ci siamo più sentiti ma sicuramente accadrà in questi giorni per fare un sunto della situazione ma credo che, almeno questa è la sensazione, abbia iniziato a fidarsi. Nell'ultimo periodo l'ho sentito meglio, più motivato.  

E' evidente che se hai 30 giocatori che devi pagare, hai un monte ingaggi di spesa molto alto che, se non riuscivi ad abbassare, non potevi mettere dentro calciatori. Io sono un dipendente e ho cercato di realizzare il progetto nel miglior modo possibile. Se non avessi venduto 20 giocatori, avremmo avuto una rosa di 45 giocatori. Magari questo è stato il terrore anche della proprietà.

Non mi do un voto, gli attestati di stima della gente mi hanno gratificato tantissimo. Sto sentendo profondo affetto, mi ha reso orgoglioso. "Noi siamo salernitani", il loro slogan, mi piace un sacco. Il fatto di essere stato fermo tanto tempo mi ha dato energia e forza, non ho rimpianti. Credo di aver allestito una buona squadra, fatta di grandi uomini. Il calciatore lo puoi sbagliare, l'uomo no, altrimenti sei fregato.

Se dovesse uscire qualcuno, possiamo anche pensare di fare qualcosa per gli svincolati. Il discorso Joao Pedro vale per tutti gli altri svincolati. Ma la valuteremo bene la cosa. Io penso che più si alza la qualità, più c'è competizione. Staremo a vedere.

Wlodarczyk lo seguo da tempo, mi è sempre piaciuto. Lo volevano anche squadre di serie A ad inizio mercato ma il costo del suo cartellino non scendeva. Quando un po' avevo perso le speranze, un intermediario mi ha chiamato e mi ha detto che c'era la possibilità di prenderlo con un prestito oneroso, con diritto che poteva diventare obbligo. Nonostante la sua stazza è un giocatore veloce, forte, sono convinto che possa ritagliarsi il proprio spazio. 

Quando sono stato chiamato dalla proprietà erano stati chiari e mi avevano detto che era in corso la trattativa con il fondo per la cessione, dicendo che era un po' deluso. E che ci sarebbe stata una politica sostenibile. Io ho incontrato più volte in call i potenziali acquirenti e, sulla carta, mettevano budget per fare la compravendita di calciatori. Allora avevo preparato un piano A e un piano B. Volevano provare a fare qualcosa d'immediato e non a lungo termine. Saltata la trattativa, ho dovuto riavvolgere il nastro e adeguarmi alle richieste della proprietà. Certamente a metà percorso ho avuto qualche difficoltà. Io sono stato chiaro con tutti e ho spiegato che se c'è Iervolino la Salernitana non fallisce. Ai giocatori che ho contattato ho spiegato che è vero che c'è un po' di terremoto ma che tutti saranno pagati fino all'ultimo. Più passavano i giorni più entravano soldi e alleggerivamo gli ingaggi. Non è stato semplice, ha pesato anche la mia professionalità nei rapporti con calciatori e agenti.

Simy. Per lui spendo una parola in più, dal primo giorno si è comportato benissimo, si è impegnato al massimo. Gli ho detto che valeva lo stesso discorso fatto per altri ma a me interessava soprattutto la professionalità. Con lui ho instaurato anche un buon rapporto, in ritiro ci siamo parlati tanto, ci hanno avvicinato alcune cose che abbiamo in comune, di vita. E' un ragazzo che mi sono quasi un po' coccolato e sono felice che abbia dato il cuore. Pensa che al nostro cappellano dissi che contro il Cittadella avrebbe fatto gol. E questo per farvi capire quanto sia legato a lui. Non ha avuto grandissime richieste, ha rifiutato solo una squadra in Iran, sono contento sia rimasto con noi. Se poi dovesse arrivare qualche proposta, sono libero e disponibile a valutare tutto. Se dovesse andare via, valuteremmo qualcosa sugli svincolati.

Bradaric e Daniliuc ho cercato fino alla fine di portare denaro in cassa. Erano arrivate solo proposte di prestiti. Il Torino aveva fatto un ammiccamento, prestito con diritto che poteva diventare obbligo a 18 presenze. Anche il Verona non voleva spendere. Daniliuc si è comportato bene fino a un certo punto, poi ha avuto un po' di mal di pancia. E mi sono reso conto che dovevo fare una scelta. Ho detto al presidente che non avremmo preso soldi per Daniliuc e lo abbiamo dato in prestito con diritto di riscatto alle cifre fissate in precedenza. Bradaric diritto di riscatto intorno a 3 milioni e mezzo da parte del Verona.

Alternativa ad Amatucci? Il mister ha una concezione ampia per quella che è la concezione del centrocampista, abbiamo cercato calciatori che avessero quasi la doppia funzione. Il classico medianone alla Coulibaly, per intenderci, non occorreva. Noi abbiamo cercato calciatori che avessero un po' l'uno e un po' l'altro. Adelaide ha entrambi le fasi, Amatucci ad esempio è un regista, Hrustic credo possa essere tranquillamente un vice Amatucci.

Sul caso Maggiore: sono stato chiaro dal primo giorno con tutti, tutti quelli della passata stagione per me erano tutti sul mercato, io volevo fare bonifica. Non era il singolo giocatore, volevo fare il più possibile in uscita per riportare gente con testa sgombra. Giulio è forte, ma con lo Spezia non gli è riuscito nulla, ciò è figlio del campionato precedente, abbiamo parlato e lui mi ha chiesto se era possibile andare via, come il 90% dei calciatori dello scorso anno, voleva la A. Si era imbastita con il Venezia, poi tempo massimo scaduto, abbiamo provato a farlo ugualmente, ma eravamo pronti da un paio di ore, poi loro hanno giocato anche la partita. Qualcosa non è funzionato da parte loro, il contratto è arrivato a tempo scaduto. Resterà in gruppo.

Obiettivo? La Salernitana deve fare un campionato dignitoso, dobbiamo essere garibaldini, una mina vagante del campionato. Credo che questa squadra abbia le caratteristiche per fare un campionato di livello. Dove sinceramente non lo so, ma sono convinto che si possa far bene. Sono curioso anche io di scoprirlo perché ci siamo assemblati in corsa. Con il tempo capiremo dove potrà arrivare. Oggi metterla nella griglia di partenza come una candidata alla promozione diretta credo che non sia giusto, anche per quello che ha patito la città.

La Salernitana doveva riconquistare la propria dignità perché l'anno scorso l'ha persa sul campo, lo scorso campionato è stato un dramma sportivo, soprattutto per la gente. Il mio obiettivo era portare gente motivata. Ho lavorato molto nella scelta degli uomini più che dei calciatori. I giovani ci hanno permesso di abbassare i costi ma anche di correre qualche rischio. Ma l'ho dovuto fare per entrare nel format di sostenibilità, certamente sono arrivati giocatori di esperienza, abbiamo provato a riequilibrare la rosa. Abbiamo fatto operazioni furbe e rischiose. Soriano viene da un anno di inattività, lo abbiamo pagato poco per quello che è il suo ingaggio ma speriamo possa restituirci in termini di qualità. E' stato sfortunato perché ha preso una botta e quasi si è fratturato la tibia, purtroppo si è dovuto rifermare per un problema traumatico. Questa è un'operazione. Lo stesso Torregrossa, ha fatto una risoluzione con il Pisa e siamo stati svelti e determinati nell'ingaggiarlo. Torregrossa ha voluto fortemente la Salernitana, c'erano altre squadre che gli davano anche più soldi ma lui ha scelto Salerno.

Onestamente non credo che attingeremo dagli svincolati, la rosa è abbastanza ampia. Se dovessimo avere esigenze particolari ma in linea di massima non entrerà più nessuno. Siamo contenti della squadra allestita, in realtà dovremo dare ancora due calciatori, uno è Legowski e un altro potrebbe essere Valencia. Sono stati bravissimi nel fare professionalmente il proprio compito ma era stato spiegato dal primo giorno che bisognava che andassero a giocare.

Sicuramente la mia prima conferenza stampa è stata molto chiara, ho tracciato una linea nel dire che la proprietà mi aveva chiesto di rientrare di almeno 30 milioni perché ne aveva persi abbastanza, bisognava rientrare perché era stata un'annata disastrosa anche dal punto di vista economico. Mi ha chiesto di fare questo con urgenza e di fare una squadra giovane e sostenibile. Una squadra che potesse rendere il club virtuoso ma mettendolo al tempo stesso in sicurezza.