Benevento

Arriva la prima sconfitta. Con un po' di amaro in bocca per un secondo tempo condotto in maniera più convincente rispetto ad una prima frazione di gioco che ha denotato non poche difficoltà in fase di costruzione. Le occasioni giallorosse della ripresa sono parecchie: una traversa di Talia, un tiro di Manconi salvato da Sturaro sulla linea di porta, un tiro a rientrare di Perlingieri che avrebbe meritato miglior sorte e sul finire ancora un'occasione per Manconi che ha sprecato con un tiro fiacco da pochi metri.

Gaetano Auteri spiega lucidamente i perchè della sconfitta: “Abbiamo avuto un approccio timido alla partita, poco mobile e poco aggressivo, non sempre siamo stati ordinati, ma alla fine loro erano pericolosi solo nell'ampiezza del campo. Chiudevamo, ma non riproponevamo molto. Preso il gol mano a mano siamo cresciuti, resta il rammarico di aver costruito sei/sette opportunità, in tante situazioni c'è mancato l'attimo figgente”.

Il tecnico di Floridia sottolinea ancora quell'inizio problematico: “I primi 20-25 minuti non c'è stata personalità e quando perdi metri in campo difficilmente riesci a recuperarli. In fondo avevamo anche retto, abbiamo preso un gol evitabile. Personalità e intensità: non l'abbiamo avute inizialmente. Se avessimo pareggiato un po' prima noi avremmo continuato a fare le stesse cose”

Nella ripresa le cose sono migliorate: “Tutta la squadra è cresciuta, le prime due ammonizioni a Viviani e Acampora ci hanno condizionato nell'aggressione in mezzo al campo. Il Catania ha giocato senza attaccanti puri e questa cosa ci ha un po' destabilizzato. Loro hanno avuto la bravura e la fortuna di farci gol, poi hanno anche avuto la bravura e la fortuna di non prenderli”.

I cambi hanno mutato il volto della squadra... “I cambi? Certo, c'è bisogno di tutti. Anche Talia era alla prima partita, nell'arco della partita è cresciuto tanto. Vedremo durante la settimana dove siamo mancati nei primi 25 minuti. Pinato da un po' di tempo ha delle problematiche, dal punto di vista scheletrico, da 15 giorni gestisce i giorni di lavoro. Ho fatto uscire prima Acampora perchè era stato ammonito e volevo fare una scelta tra lui e Viviani. Nessun problema fisico".

Sguardo al futuro: “Noi abbiamo qualità, le dobbiamo far crescere in maniera esponenziale, migliorare l'atteggiamento. Giocare con una intensità nell'aggressione diversa, oggi non l'abbiamo avuta. Cresceremo”.