Salerno

Il direttore di Coldiretti Salerno, Vincenzo Tropiano ha ricevuto oggi la delega all'Agricoltura e Tutela dell’Ambiente del Parco Regionale Monti Picentini, presieduto dall'avvocato Gerardo D’Angola. Un provvedimento importante per lo sviluppo delle attività agricole nell'area Parco e al contempo nella protezione della biodiversità e della promozione di un ambiente sostenibile. L'esperienza di Tropiano contribuirà a promuovere un’agricoltura che non solo rispetta la natura ma la valorizza, nella direzione di una gestione attenta della biodiversità e dell’equilibrio ecologico. Una nomina che rappresenta un passo avanti per il Parco dei Monti Picentini verso una gestione flessibile ed efficace sia per l’ambiente che per le comunità locali.

“Ringrazio il presidente D'Angola e i colleghi della giunta augurando a tutti un proficuo lavoro insieme – sottolinea Tropiano – lavoreremo per un’agricoltura integrata e rispettosa dell’ambiente in un territorio dalla grande vocazione agricola, turistica e ambientale. L’agricoltura deve rivestire un ruolo di primo piano grazie alla sua capacità di multifunzionalità, per vivere appieno tutta l’area del Parco attraverso reti di agriturismi, percorsi del biologico e vendita diretta delle produzioni. Il tutto però non può prescindere da un’attenta gestione della fauna selvatica che deve rispettare determinati equilibri ecologici per tutelare effettivamente la ricchezza naturale del nostro territorio e al tempo stesso consentire lo sviluppo delle imprese agricole”.

“La filiera agroalimentare -conclude Tropiano - insieme a quella del turismo, è sicuramente il settore strategico che fa delle aree protette un avamposto per uno sviluppo compatibile con l’ambiente naturale. Il Parco regionale dei Monti Picentini può diventare esempio del modello di sviluppo che Coldiretti sta impegnandosi a costruire: attraverso una logica di pianificazione e di integrazione il Parco può diventare un grandissimo attrattore di investimenti. Troppo spesso si generano conflitti o incomprensioni tra gli imprenditori agricoli e gli organismi di gestione dei parchi specialmente sul tema della gestione della fauna selvatica. Una convivenza spesso difficile che, se non gestita con criteri corretti ed equilibrati, penalizza l’attività degli agricoltori. Sono territori che vanno preservati e nei quali gli agricoltori già svolgono un fondamentale ruolo di sentinelle ambientali. Occorre trovare un punto di equilibrio che consenta alle attività agricole di continuare a svolgere il proprio ruolo e a non andare via. Siamo certi che si potrà trovare questo punto di equilibrio, portando il buon senso degli agricoltori nella governance delle aree protette”.