AGGIORNAMENTO 17 SETTEMBRE
Ha sostituito il divieto di avvicinatsri alla struttura con l'interdizione dall'attività: per 12 mesi per G. P., 51 anni, di Cerreto Sannita – avvocati Antonio e Roberto Barbieri-, per 8 mesi per L. A. M., una 56enne di Guardia Sanframondi – avvocato Emiliano Vaccarella – e G. S., una 30enne di Valle dei Maddaloni – avvocato Cosimo Ciotta-. E' la decsione del Riesame per tre dei quattro operatori socio-sanitari di una casa albergo per anziani e non autosufficienti, a Cerreto Sannita, chiamati in causa da una inchiesta su presunti maltrattamenti ai danni di alcuni ospiti.
AGGIORNAMENTO 4 SETTEMBRE
Respinta dal gip Pietro Vinetti la richiesta di revoca della misura - il divieto di avvicinarsi alla struttura - per due dei quattro operatori socio-sanitari di una casa albergo per anziani e non autosufficienti, a Cerreto Sannita, chiamati in causa da una inchiesta su presunti maltrattamenti ai danni di alcuni ospiti.
Si tratta di L. A. M., una 56enne di Guardia Sanframondi – avvocato Emiliano Vaccarella – e G. S., una 30enne di Valle dei Maddaloni – avvocato Cosimo Ciotta-, che durante l'interrogatorio avevano risposto e respinto ogni addebito.
Erano invece rimasti in silenzio G. P., 51 anni, di Cerreto Sannita – avvocati Antonio e Roberto Barbieri – e A.M., 48 anni, di Sant'Agata dei Goti – avvocato Massimo Viscusi -, per i quali non era stata avanzata alcuna richiesta.
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Due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, gli altri lo hanno invece fatto. Sono le scelte operate durante gli interrogatori di garanzia dai quattro operatori socio sanitari di una casa albergo per anziani e non autosufficienti, a Cerreto Sannita, colpiti dal divieto di avvicinarsi alla struttura. Una misura adottata in una inchiesta dei carabinieri e della guardia di finanza che ha ipotizzato i maltrattamenti aggravati di cui avrebbero fatto le spese alcuni ospiti.
Sono rimasti in silenzio dinanzi al gip Pietro Vinetti, G. P., 51 anni, di Cerreto Sannita – avvocati Antonio e Roberto Barbieri – e A.M., 48 anni, di Sant'Agata dei Goti – per lui l'avvocato Massimo Viscusi -, per i quali il pm Stefania Bianco aveva proposto gli arresti domiciliari, incrociando però il no del giudice.
Hanno invece risposto, respingendo ogni addebito e dicendosi del tutto estranee alle condotte contestate, L. A. M., una 56enne di Guardia Sanframondi – avvocato Emiliano Vaccarella – e G. S., una 30enne di Valle dei Maddaloni – avvocato Cosimo Ciotta.
I fatti per i quali sono stati chiamati in causa,a vario titolo, sarebbero iniziati a gennaio, quando alcuni ricoverati sarebbero stati derisi, strattonati, schiaffeggiati e ignorati rispetto ai loro bisogni.
Come anticipato da Ottopagine, a dare il là all'attività investigativa, supportata anche da intercettazioni telefoniche, erano stati un iniziale esposto anonimo e, poi, le segnalazioni telefoniche di una tirocinante che aveva successivamente consegnato anche alcune registrazioni audio e video.