Ariano Irpino

Oggi il monitoraggio telematico e digitale per l'intervento tempestivo da parte di Alto Calore, in futuro l'abbattimento costante dei numeri relativi alla dispersione idrica che si aggira attorno al 60 per cento. Intervista al sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, reduce dall'incontro a Roma con Nicola Dell'Acqua, commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, in compagnia di sindaci e delegati di categoria.

"Argomento affrontato in modo pragmatico"

"Un incontro dettato dallo spirito che ha animato gli oltre 70 sindaci che hanno condiviso questa iniziativa e diversi rappresentanti di categoria. - ha affermato Franza - Uno spirito costruttivo che non era e non è assolutamente teso ad alzare barricate e a fare polemiche stupide che in questa fase non servono a nessuno né tantomeno alle nostre comunità. È un'iniziativa che abbiamo portato avanti, che abbiamo condiviso per essere ricevuti a Roma con il garbo istituzionale che contraddistingue il dottore Nicola dell'Acqua. In questo incontro finalmente è stato affrontato in modo pragmatico e concreto quello che il tema della crisi idrica. Nulla c'entra con la sfera di programmazione che ovviamente verte e ha ad oggetto il tema delle infrastrutture idriche: è un altro tema. Il tema che noi abbiamo voluto affrontare è legato alla crisi idrica. Il tema dell'emergenza, alla quale purtroppo siamo fin troppo ormai abituati, assuefatti da anni l'abbiamo voluto affrontare in una logica di concertazione, innanzitutto con il Governo nazionale. Proprio il Governo ha ritenuto opportuno, e credo anche intelligentemente, l'istituzione di questa importante figura del commissario straordinario appositamente per questa emergenza che oggi riguarda non soltanto in Irpinia ma anche il Sannio".

"Abbiamo sprovincializzato il tema della crisi idrica"

"Ovviamente credo sia andata bene per due ragioni fondamentali perché siamo siamo riusciti in qualche modo a sprovincializzare appunto il tema della crisi idrica in Irpinia e nel Sannio e portarlo all'attenzione del Governo nazionale. La seconda ragione è legata alla sfera di programmazione che chiaramente incrocia le responsabilità e le prerogative istituzionali di tutti noi, a partire da noi sindaci, fino ad arrivare alla Regione. Il tema è stato affrontato nella sua dimensione emergenziale per cui noi abbiamo chiesto al Governo una risposta che consenta a noi sindaci, a noi amministratori di affrontare la prossima emergenza con uno strumento che consentirebbe a quel punto anche all'Alto Calore di affrontarla con una maggiore efficacia ed efficienza. Ed è venuto fuori questo progetto e che prevede un sistema di monitoraggio telematico e digitale che consentirebbe all'Alto Calore di individuare le perdite che spesso si si verificano sottotraccia e che, quindi, non sono visibili e di intervenire tempestivamente su di esse".

"In futuro ci sarà da affrontare l'approvvigionamento idrico"

"L'ultima finalità è quella di garantire ai nostri cittadini, agli utenti della provincia di Avellino, più acqua in un arco di tempo più ampio e di contrastare quello che è il vero tema che probabilmente dovremo affrontare nei prossimi decenni, cioè il tema non solo dello scarsissimo approvvigionamento idrico, ma anche della dispersione idrica. Ricordiamo che nella nostra provincia si aggira intorno al 60 per cento: è un dato in qualche modo limite.

"Le responsabilità? Conosciamo le prerogative"

"Il tema delle responsabilità? Oggi non abbiamo bisogno di cattedratici, di professori. Sappiamo benissimo come funzionano le cose, sappiamo benissimo quali siano le prerogative dei sindaci, quale sia la prerogativa della Regione che non ha fatto mancare in questi ultimi anni assolutamente il suo sostegno. Anzi mi risulta che anche sul tema della diga di Campolattaro si stia lavorando. È un'iniziativa che abbiamo portato avanti a favore delle comunità in una logica di corretta sinergia istituzionale tra amministrazioni, governo nazionale e governo regionale".