Salerno

Il comandamento unico dell’estate granata affidato da Danilo Iervolino alla dirigenza della Salernitana era uno solo: sostenibilità economica. Un lavoro duro, certosino e portato al termine dall’area amministrativa e soprattutto dall’area sportiva non senza difficoltà e sacrifici. Alle linee guida tracciate da Maurizio Milan sono state affiancate le quasi quaranta operazioni realizzate dal direttore sportivo Gianluca Petrachi, alle prese con l’obbligo di vendere bene i petali più luminosi della rosa granata ma allo stesso tempo di allestire una squadra di caratura per il campionato di serie B.

Rivoluzione tecnica riuscita, in attesa del giudizio del campo. Tanto passerà dal lavoro di Giovanni Martusciello che ora avrà due settimane per plasmare la sua Salernitana, inserire i nuovi arrivati e continuare il percorso di trasferimento di idee iniziato nonostante tante difficoltà e dal quale però si intravedono spiragli molto interessanti.

L’analisi dei conti però è stato l’argomento centrale dell’estate della Salernitana, volata via tra trattative non concretizzate (Brera Holdings) e tanti interessamenti alle quote societarie mai però decollate per davvero. In tanti si sono soffermati sui bilanci, prima di tirare il freno a mano. Il mercato estivo concluso con un bilancio in attivo di quasi 20 milioni (in attesa dei riscatti degli obblighi di riscatto di Dia e Kastanos e con tante opzioni per la varie società in ballo) e con un monte ingaggi tagliato di circa 15 milioni di euro permette alla Salernitana non solo di aver centrato l’obiettivo della sostenibilità finanziaria ma anche di essere appetibile. Contatti sono attesi già nelle prossime ore con nuovi acquirenti. Iervolino aspetta, mosso dalla volontà di chiudere la sua parentesi calcistica solo però alla presenza di progetti all’insegna della solidità economica e sportiva.