Salerno

La volontà di puntare in alto testimoniata da un mercato condotto con parsimonia e “intelligenza” navigando in acque non facili, assillato dalla necessità di raggiungere la tanto agognata sostenibilità economica. Gianluca Petrachi ha dovuto navigare a vista, provando ad evitare alla nave Salernitana di cui possiede il timone dello scorso giugno di imbarcare nuova acqua. Anzi, si è ritrovato a dover alleggerire il suo equipaggio di calciatori ormai fuori dal progetto, rivoluzionando il suo organico.

Missione riuscita non senza fatica, con il desiderio di puntare in alto nonostante una rosa completata solo a ridosso del gong di fine mercato. Ieri a Mantova tutti i colpi arrivati nell’ultimo giorno di mercato sono andati in campo, ad eccezione di Jaroszynski. Per vedere dei segnali però c’è bisogno di tempo e soprattutto di affiatamento e lavoro.

Intanto però resta la rabbia per una sconfitta che brucia. Petrachi ha seguito la squadra a Mantova, osservando la partita dalla tribuna. Solita verve e partecipazione nel corso del match e anche un piccolo momento di tensione: il ds ha protestato per il calcio di rigore richiesto da Torregrossa e non assegnato da Abisso. Toni alti che hanno indispettito un tifoso del Mantova. Ne è nato un battibecco di qualche secondo, prima di concentrarsi nuovamente sul campo. Fotografia però della passione del ds per la sua Salernitana.