San Felice a Cancello

Continuano senza sosta le operazioni di soccorso e di ricerca di Agnese e Giuseppe, madre e figlio travolti ieri pomeriggio dal nubifragio che si è abbattuto su San Felice a Cancello. Decine i vigili del fuoco e i volontari della protezione civile che partecipano alle ricerche dei due dispersi, travolti dalla furia dell'acqua e detriti che scendevano da una collina a monte delle 'vasche'. Si trovavano alla frazione

Talanico nel loro terreno. Erano in compagnia di un altro figlio che si è riuscito a mettere in salvo scendendo dalla collina verso il paese pochi minuti prima. Tutti erano a bordo di due ApeCar.

Quella dove viaggiavano madre e figlio è stata ritrovata nella notte distrutta in un canalone pieno di detriti. Massi e fango scesi dalla collina, probabilmente dall'area dove anni addietro furno costruite delle vasche di contenimento proprio per attutire la discesa a valle dell'acqua. Di Giuseppe e Agnese nessuna traccia. I vigili del fuoco, coordinati dal comandante provinciale di Caserta, Paolo Massimi stanno scandagliando palmo a palmo le zone interessate dall'alluvione, dalla discesa violenta dei detriti che hanno invaso sia la frazione Talanico che alcune strade di San Felice a Cancello e altre frazioni.

I Vigili del Fuoco hanno continuato le ricerche lungo il canalone di scolo procedendo verso l'entroterra. Sul posto, oltre alle squadre già schierate di Caserta, Benevento e Salerno, si sono aggiunte le squadre Fluviali, il nucleo cinofilo dei Vigili del Fuoco, il nucleo sommozzatori di Napoli ed un elicottero proveniente da Pontecagnano per le ricerche dall'alto.

Allo stato (sono le 16.30) nessuna traccia della pensionata e del figlio.

Sconforto nel centro del casertano dove tutti si conoscono. In prima linea il prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo con il sindaco di San Felice, Emilio Nuzzo che nella tarda mattinata di oggi hanno tenuto un vertice in Comune. Riunione per fare il punto sulle ricerche e prepararsi anche per la nuova allerta meteo prevista per questo pomeriggio. Presente Claudia Campobasso, dirigente della protezione civile regionale.

Per le prossime ore organizzata anche l'accoglienza per le persone che non possono rientrare nelle abitazioni perchè danneggiate dal fango e dall'acqua. Si tratta in particolare delle case nel centro storico della frazione.

Dall'alba decine le persone che spalano per ripulire vani seminterrati, garage e piani terra invasi dall'acqua.

Ora la priorità resta ritrovare le due persone disperse, sempre con un occhio al cielo per i nuovi temporali previsti.