A Tor Bella Monaca, uno dei quartieri più problematici di Roma, Tiziana Ronzio, presidente dell'associazione antimafia Torpiùbella, ha trovato una bara nera lasciata di fronte alla sua casa, vicino ai cassonetti. Questo atto intimidatorio rappresenta l'ultimo di una serie di vessazioni subite dalla Ronzio nelle ultime settimane. L'attivista ha dichiarato che, da circa 25 giorni, è stata oggetto di vari atti di disturbo, come motorini che sfrecciano sotto casa sua urlando insulti, tentativi di irruzione nella sede della sua associazione, e danneggiamenti vari, incluso un corto circuito che ha lasciato la sede senza elettricità.
La bara, un simbolo minaccioso, è solo l'ultima manifestazione di un'escalation di intimidazioni nei confronti di Ronzio, che da anni combatte per la legalità in un territorio fortemente segnato dalla criminalità organizzata. Nonostante questo, Ronzio ha ribadito la sua determinazione a non farsi intimidire, affermando che questi gesti non fanno altro che rafforzare la sua volontà di proseguire nella sua missione.
Le istituzioni, inclusa la Commissione parlamentare antimafia, hanno espresso solidarietà e condanna unanime verso questi atti intimidatori, evidenziando l'importanza del lavoro di Ronzio e la necessità di proteggere chi, come lei, è in prima linea nella lotta contro la criminalità organizzata?