Gaetano Auteri ha assorbito bene le emozioni, alla fine ha colto la vittoria che voleva: “L'abbiamo capovolta in virtù di una condizione fisica buona, ci teniamo i 3 punti che complessivamente sono meritati. E' vero che abbiamo rischiato qualcosa anche nel secondo tempo, ma sempre con palloni sporchi: abbiamo tenuto un rimbalzo a terra vivo, ed è stato bravo Nunziante. Il ragazzo è bravo e sereno. Complessivamente siamo cresciuti tutti”.
Nella ripresa si è visto in campo anche Mattia Viviani, uno dei rentigrati: “Viviani è entrato benissimo, era il momento di giocare col doppio play. E' cresciuto anche Prisco al suo fianco. Bene anche Acampora. Tenete presente che loro sono entrati da poco nelle nostre dinamiche, ma cresceremo tutti, ne sono convinto”.
Condizione da migliorare, ma soprattutto problemi da schivare: “Fino alle 17 non eravamo sicuri di poter utilizzare neanche Capellini che aveva accusato un problema gastrointestinale. Siamo in grado di alzare di più i ritmi. Non dimentichiamoci che anche stasera abbiamo giocato con 5-6 under, vuol dire che all'interno di questo gruppo c'è qualità anche da parte di quelli che appartengono ad una sfera anagrafica molto giovane. Cresceremo, ne sono certo”.
Al termine della partita col doppio play è sembrato andare tutto meglio, ma Auteri spiega che non è una questione tattica: “Non è un fatto tattico, nel primo tempo abbiamo sbagliato il posizionamento, loro facevano densità nella nostra metà campo, non siamo stato bravi ad andarci a cerare gli spazi, nel primo tempo giocavamo un po' piatti e lunghi, non ci siamo distribuiti bene e facevamo fatica ad accorciare tra i reparti, così abbiamo abusato con palle lunghe. Negli spogliatoi ho detto ai ragazzi: se facciamo quello che sappiamo fare, la vinciamo”.
Il tecnico dice che occorre essere più cinici: “Bisogna essere più cattivi ad andare a fare gol, come nell'episodio di Perlingieri. Per quanto riguarda Tosca anche in settimana aveva avuto qualche problemino, dal punto i vista organico non è al cento per cento, ma crescerà anche lui se continuerà a lavorare come ora”.
Lunedì si va a Catania, per quella che sembra già uno scontro d'alta classifica: “A Catania subito un bel confronto, sono curioso anch'io”. Si chiude con una bella risata: “Mercato? Parlatene col direttore, lui è il capo della banda. Io sono solo un bandito...”.