Benevento

Se non ci sarà il ricorso a riti alternativi, partirà il 12 novembre il giudizio immediato fissato dal gip Roberto Nuzzo, su richiesta della procura, nei confronti di un 37enne che abita a San Leucio del Sannio, accusato di estorsione. Difeso dall'avvocato Antonio Leone, l'uomo è in carcere da maggio, quando era stato arrestato dai carabinieri. E' stato chiamato in causa per fatti di cui avrebbe fatto le spese una donna: dopo averle avvicinato un pugno al naso, lui l'avrebbe minacciata di farle incendiare la macchina se non gli avesse dato 800 euro, la somma che a suo dire gli sarebbe servita per aggiustare la sua auto, incidentata.

Non posso camminare a piedi, tu hai la macchina e mi devi dare i soldi, avrebbe proseguito il 37enne, che il giorno dopo sarebbe tornato alla carica, annunciando alla parte offesa che, dopo aver ultimato un servizio, sarebbe passato da lei a prendere la scheda, evitando così le “tarantelle”. Comportamenti, quelli prospettati dagli inquirenti, attraverso i quali avrebbe costretto la presunta vittima a consegnargli 100 euro in contanti ed il bancomat, ma che il 37enne aveva respnto durante la convalida dell'arresto, quando aveva sostenuto di aver soltanto chiesto la restituzione degli 800 euro che aveva prestato per l'acquisto di una caldaia alla donna con la quale ha una relazione.

Aveva precisato di aver più volte sollecitato il rimborso della somma, senza esito. Fino al 9 maggio, quando le aveva inviato un messaggio vocale via whatsapp, senza minacce. Lei, aveva concluso, gli aveva dato appuntamento presso un impianto di carburante, poi si era rivolta ai carabinieri, che avevano segnato le due banconote da 50 euro date al 37enne, che le aveva intascate come anticipo rispetto all'importo complessivo.