“E’ scandaloso che per potersi sottoporre ad una visita urgente, presso l’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona di Salerno, bisogna aspettare fino a nove mesi. I cittadini sono costretti, da troppo tempo ormai, a fare i conti ogni giorno con liste d’attesa infinite che compromettono il loro diritto alla salute. E De Luca, che gestisce la sanità da ben nove anni, non ha proprio niente da dire?”.
Lo dichiara, in una nota, il deputato salernitano Imma Vietri, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Commissione Affari Sociali-Sanità della Camera, che sottoporrà la questione al Ministro della Salute, Orazio Schillaci attraverso un’interrogazione parlamentare. “Le visite di categoria ‘U’, come da norma nazionale, sono quelle più urgenti e vanno eseguite entro un margine di tre giorni; entro 10 giorni se c’è il codice ‘breve’; entro 30 giorni per una visita di routine. E invece in provincia di Salerno, come d’altronde nel resto della Campania, i tempi d’attesa sono lunghissimi. Ad un paziente - come riportato dalla stampa locale - è stato riferito che la prima data utile per una visita urgente al ‘Fucito’ di Mercato San Severino è gennaio 2025; al plesso ‘Ruggi’ addirittura è maggio 2025. Questo vuol dire ben nove mesi di attesa. Numeri che - sottolinea Vietri - confermano quelli dei bollettini aggiornati a quest’estate, sia dell’Azienda Ruggi sia dell’Asl, che forniscono risultati inequivocabili: in entrambe le strutture della sanità della provincia di Salerno, infatti, lo sforamento delle 72 ore per esami e visite urgenti supera il 50% delle prestazioni che è possibile eseguire. Cifre che rendono l’idea di quanto l’assistenza sanitaria sia sempre più difficile, diventando spesso un ostacolo insormontabile per tanti cittadini che, in moltissimi casi, sono costretti a rivolgersi alle strutture private per avere un appuntamento in tempi brevi. Questo è il risultato di una cattiva gestione del sistema sanitario campano da parte del governatore De Luca, il quale mantiene tutt’oggi per sé la delega alla Sanità, il suo più grande fallimento.
Inoltre la Campania - ricorda Vietri - ha utilizzato fino allo scorso anno meno del 50 per cento del finanziamento nazionale proprio per le liste d’attesa e recuperato meno del 50 per cento delle prestazioni. E di fronte a questa realtà, nel disperato tentativo di nasconderla, il governatore attacca continuamente il Governo Meloni sull’Autonomia Differenziata. Agita uno spauracchio per il futuro cercando di far dimenticare un presente drammatico che, però, è sotto gli occhi di tutti” conclude Vietri.