Guardia Sanframondi

Giovedì 22 agosto, avranno luogo due processioni: alle ore 8 dalla Chiesa di San Leonardo, partirà il corteo della processione di Comunione del Rione Fontanella.

Alle ore 9, invece, partendo dalla Chiesa dell’Ave Gratia Plena, si terrà la processione di penitenza del Rione Piazza. Entrambi i cortei confluiranno, in momenti diversi, presso la Basilica Santuario dell’Assunta. La processione di Comunione del Rione Fontanella giungerà in Chiesa entro le ore 10 per la celebrazione della Santa Messa, presieduta da Padre Giustino Di Santo d. O., Parroco e Rettore della Basilica Santuario dell’Assunta. Al termine della celebrazione il corteo del Rione Fontanella terrà la processione “di ritorno” presso la chiesa di San Leonardo. Il Rione Piazza, invece, giungerà presso la Basilica Santuario per la catechesi penitenziale che sarà tenuta dal Padre Daniele Moffa, parroco di Pietrelcina.

Terminata la catechesi, il vescovo diocesano, Mons. Giuseppe Mazzafaro, terrà un’istruzione ai penitenti, terminata la quale, il corteo tornerà presso la Chiesa dell’Ave Gratia Plena. La deputazione del Rione Piazza è così composta: Raffaele Perfetto, Ruggero Sanzari, Michele Perfetto, Remo Del Vecchio e Sebastiano Colangelo. Il coro è stato curato dal Maestro Michelangelo Malgieri.

L’ingresso nel Santuario del corteo processionale di entrambi i Rioni, nonché la Santa Messa delle ore 10, sarà trasmesso in diretta sull’emittente MediaTV (canale 82), inoltre potrà essere seguito attraverso i siti internet media-tv.it e www.mediatvweb.tv, nonché dai media della Basilica Santuario dell’Assunta.

Questa mattina, don Alfonso Salomone, Preside dell’Istituto Luigi Sodo di Cerreto Sannita, intrattenendosi con gli operatori delle comunicazioni sociali, presso l’Area Stampa della Basilica Santuario, ha sottolineato come “Sono qui questa mattina in triplice veste: come pellegrino, come fratello e come educatore, mi piace sottolinearlo. Come pellegrino per ammirare e godere del forte legame della comunità di Guardia per la Vergine Assunta. Mi ha sempre affascinato, in questi giorni, il percorso di penitenza e di comunione e questo avvicendarsi tra i vari rioni della comunità che richiama ad uno dei misteri cardini della nostra fede: il fare penitenza è finalizzato al mistero della redenzione. La Vergine Assunta, in quanto colei che partecipa pienamente della Pasqua di risurrezione, ci ricorda l'orizzonte della redenzione verso cui tutti quanti noi tendiamo. Ed è sempre bello ammirare i misteri, i rioni, i cori; è qualcosa che coglie non solo nell'aspetto emotivo, di cui anche la nostra fede si nutre, ma anche il ricordo di quello che è il mistero centrale della nostra fede. Sono come fratello perché il mio affetto per don Giustino è un affetto che ci vede coinvolti anche in alcune responsabilità, quali quella del Luigi Sodo, per cui in queste giornate darò anche una mano, in modo particolare con le confessioni. Come educatore - ha continuato il sacerdote - perché diversi miei alunni sono della comunità di Guardia e vederli coinvolti e così radicati nel loro territorio, in un'esperienza comunitaria, è per me anche un'occasione di godimento interiore; vedere dei ragazzi coinvolti che fanno servizio d’ordine o i figuranti nei riti è qualcosa che ci fa capire come ogni nostro impegno e ogni nostra attività verso i ragazzi non è mai persa, di conseguenza è un investimento per il futuro. Sicuramente non è merito nostro ma è merito di un'intera comunità, soprattutto delle loro famiglie, ma anche della comunità parrocchiale. L’invito che faccio a tutto il territorio, a tutta la comunità dei paesi limitrofi e non solo a quelle comunità che sono molto legate ai riti settennali, è di vivere questo tempo come un tempo di grazia, ma soprattutto come un tempo di riconciliazione, perché i riti ci danno la possibilità di rivivere tutta l'esperienza della storia della salvezza attraverso i misteri e allo stesso tempo di ritrovare e nella riconciliazione e nella comunione la fonte della grazia e della salvezza”.

Sempre presso l’Area Stampa, questa mattina, la deputazione permanete del Rione Portella, all’esito della propria processione di Comunione ha rilasciato la seguente dichiarazione: “I Riti Settennali rappresentano il cuore della nostra tradizione religiosa. Il silenzio profondo e rispettoso che ha accompagnato la prima processione, vissuta in penitenza, e la seconda, in comunione, è il segno di una comunità unita nella preghiera e nella riflessione. Il raccoglimento che ha caratterizzato questi momenti ha evidenziato lo spirito di devozione e partecipazione di tutti i presenti. Un sentito ringraziamento va a tutti i rionali, ai partecipanti ai misteri, al coro e ai nostri maestri concertatori Vincenzo Palma e Elvira Petronzi. Un grazie speciale ai collaboratori per il loro prezioso aiuto, che ha reso possibile la buona riuscita di queste giornate. Anche quest'anno, il Rione Portella ha voluto affrontare temi sensibili e attuali, come la tragedia della perdita di bambini nelle guerre in corso a Gaza e in Ucraina, rappresentata attraverso la Strage degli Innocenti, e la violenza sulle donne, evocata dalla figura di Santa Maria Goretti. Questi temi, moderni e urgenti, sono stati trattati mantenendo viva la tradizione di rappresentare le fasi salienti della vita di Gesù, allineandosi con il messaggio di Evangelizzazione che è al centro dei Riti Settennali in Guardia Sanframondi. L'invito è di continuare a vivere questi giorni nella preghiera, affinché lo spirito di unità e di fede che ci sta accompagnando in questo percorso rimanga saldo nei nostri cuori”.