Gli avvocati Gaetano Aufiero, Michele Fratello, Mauro Alvino e Luca Pellecchia, in rappresentanza della Camera Penale Irpina, oggi si sono, recati, accompagnati dalla Direttrice, Dott.ssa Rita Romano, e dal Primo Dirigente, Dott.ssa Stefania Cucciniello, all’interno della Casa Circondariale di Avellino – Bellizzi Irpino per effettuare una visita ispettiva e valutare le condizioni di vita dei detenuti e quelle lavorative del personale di Polizia Penitenziaria, così aderendo all’iniziativa “Ferragosto in Carcere” promossa dall’Unione delle Camere Penali e dall’Osservatorio Carcere.
Alla visita ha altresì partecipato Michele Gubitosa, deputato irpino del Movimento 5 Stelle, che ha dato ampia disponibilità per riscontrare de visu le condizioni di vita dei cittadini detenuti.
Una precedente visita era stata effettuata da una delegazione della Camera Penale Irpina lo scorso 6 luglio, ed oggi, come allora, sono state riscontrate problematiche di assoluta gravità che, purtroppo, rendono l’Istituto Penitenziario avellinese, sotto molti profili, ben oltre i confini della legalità costituzionale.
Occorre dire che la Direttrice dell’Istituto Penitenziario e tutto il personale sia amministrativo che della Polizia Penitenziaria svolgono con apprezzabile abnegazione e con grande professionalità il loro lavoro in condizioni, tuttavia, di estrema difficoltà ed altresì, si ritiene, di totale abbandono da parte delle competenti Istituzioni.
In particolare, gli avvocati della Camera Penale Irpina, alla costante presenza dell’onorevole Gubitosa, hanno con estremo sconcerto evidenziato il sovraffollamento carcerario, oramai fisiologico, con circa 150 detenuti oltre l’ordinaria capienza, una gravissima carenza di organico della Polizia Penitenziaria (mancano oltre 80 Agenti di Polizia Penitenziaria rispetto ai 250 Agenti di organico ordinario), l’assenza totale di assistenza psichiatrica nonostante i circa 150 detenuti in cura psichiatrica, l’estrema e talvolta insuperabile difficoltà dei detenuti ad accedere alle cure mediche ordinarie ovvero a visite specialistiche per le quali occorrono, talvolta, mesi anche quando segnalate quali assolutamente urgenti, le condizioni di assoluto disagio di reclusione in considerazione della fatiscenza delle celle e di assoluta disumanità in particolare in alcune sezioni, il razionamento dell’acqua in orario notturno e talvolta anche in orario diurno, la totale assenza di corsi di formazione ovvero di attività ricreative per i detenuti: sono soltanto alcuni, ma certamente i più gravi, dei problemi riscontrati in data odierna e rispetto ai quali occorre porre immediato rimedio e che, comunque, rendono le condizioni dell’Istituto Penitenziario di Avellino oggettivamente drammatiche.
La Camera Penale Irpina, nel denunciare quanto sopra, espressamente chiede che tutte le competenti Autorità Giudiziarie ed Amministrative verifichino le condizioni di vita della popolazione carceraria all’interno dell’Istituto Penitenziario di Avellino, adottando tutti i provvedimenti necessari ed urgenti per porre fine al devastante e non più tollerabile orrore che le parole non potranno mai adeguatamente descrivere.
Fin qui il documento durissimo di denuncia della Camera Penale di Avellino. Di emergenza carcere ne ha parlato oggi a Otto Channel canale 16 Carlo Mele, garante dei diritti dei detenuti in provincia di Avellino, nel corso della trasmissione "Punto di vista" del direttore Pierluigi Melillo.