Benevento

La lista dei convocati infarcita di sorprese. Ma Auteri in conferenza non consente di trarre conclusioni affrettate. Certo, ci sono Acampora, Viviani e Benedetti, ma affermare già stasera che il loro futuro sarà certamente giallorosso è prematuro. Il tecnico di Floridia vive la quotidianità senza porsi eccessive domande: in questo momento c'è una situazione difficile, giocatori infortunati (Nardi e Carfora), uno in convalescenza (Agazzi), uno che ha appena rivisto l'erba del campo (Simonetti). E in prospettiva prima di campionato c'è da tener conto anche della squalifica di Talia (espulso nell'ultima gara dei play off contro la Carrarese). E allora perchè farsi troppi scrupoli a reintegrare giocatori che sono sotto contratto col Benevento?

“E' presto per dire quale sarà il loro futuro – ammicca Auteri – sia Acampora che Viviani hanno una condizione non perfetta, sono un po' indietro. Ma hanno qualità e soprattutto hanno dimostrato finora di voler sposare la nostra causa”.

Diversa la situazione di Simonetti: lui ha svolto quasi un mese di preparazione con lo staff dei medici e dei fisioterapisti. Nell'ultima settimana è stato riconsegnato ad Auteri in discrete condizioni: “Si è allenato con noi senza particolari problematiche. Uno spezzone di partita? Credo proprio possa farlo”.

Terzo reintegro, quello di Benedetti. Dato per sicuro partente. Auteri la spiega così: “Benedetti è un ragazzo ottimo e sempre disponibile. Sono state fatte delle valutazioni, c'è l'opportunità di farlo giocare, perchè non farlo?”.

A proposito di possibile undici da contrapporre domani sera al Potenza, un'altra novità sarà data da Alin Tosca: “Nella logica delle alternanze, Tosca domani sera giocherà. Voglio fare delle scelte in cui si dia pari opportunità a tutti. Certo Simonetti, Acampora e Viviani non possono reggere una partita intera. In avanti Lanini e Manconi hanno avuto qualche acciacco in settimana, ci sono, ma vedremo: abbiamo anche Perlingieri e Starita. Una cosa è certa: vogliamo passare il turno, ma lo vogliamo fare giocando bene”.

La grinta del tecnico siciliano viene fuori anche nelle parole finali: “Non mi piace né lamentarmi, né fasciarmi la testa... Voglio vedere un Benevento competitivo, forte, organizzato... Vedrete, troveremo le soluzioni giuste”.