Avellino

di Paola Iandolo 

I giudici del tribunale del Riesame di Napoli hanno depositato le motivazioni del rigetto del ricorso di annullamento o attenuanzione della misura cautelare degli arresti domiciliari per l'architetto Fabio Guerriero, indagato nell'inchiesta Dolce Vita, tutt'ora ai domiciliari come l'ex sindaco Gianluca Festa, accusati entrambi di concorso in corruzione nell'esercizio delle funzioni e raggiunti da una seconda ordinanza il 10 luglio. Il riesame si è pronunciato il 24 luglio scorso quando ha confermato la misura cautelare per Guerriero, mentre il legale di Festa non ha presentato riesame bensì direttamente il ricorso per saltum, ancora da fissare. Intanto ricordiamo che il gip del tribunale di Avellino, Marcello Rotondi, ha rigettato l'istanza di attenunazione della misura presentata dall'avvocato di Festa. Dunque resta ai domiciliari anche Festa, in attesa del 18 settembre quando è fissato il ricorso in Cassazione per la prima ordinanza. 

Le motivazioni 

I giudici del tribunale partenopeo hanno ritenuto di confermare la misura in quanto a loro avviso persiste il rischio di recidiva. Inoltre non è da considerarsi occasionale la condotta di Guerriero perchè ad avviso dei giudici del tribunale di Napoli "il sistema non è per nulla improvvisato e le dazioni risalgono addietro negli anni, tanto da dover mantenere una contabilità scritta, acquisita dagli inquirenti durante le varie perquisizioni. Le dazioni fanno riferimenti addirittura all'anno 2013".