La libertà è un organismo vivente. Approda in Irpinia a Tufo, il libro di Peppe Battaglia, tra i fondatori del primo gruppo di lotta armata in Italia denominato “III Gap” (noto con la denominazione giornalistica “XXII ottobre”), arrestato negli anni 70 e ospitato in ben ventidue carceri italiani.
Un tema mai come in questo momento di grandissima attualità, essendo il tema cerceri, il più discusso in questa calda estate 2024 tra sovraffollamento, alto tasso di suicidi, al centro di un acceso dibattito politico.
A moderare l'interessante incontro in programma nel centro polifunzionale Sandro Pertini a Tufo, il prossimo 21 settembre alle 16.30, il giornalista e direttore di OttoChannel e Ottopagine Pierluigi Melillo.
Il programma prevede i saluti del sindaco di Tufo Nunzio Donnarumma, Francesco Nigro già sindaco di Tufo e gli interventi di Giovanna Perna componente osservatorio cercere unione camere penali italiane, Rita Romano direttrice casa circondariale di Avellino, l'autore Beppe Battaglia e l'editore.
"Questo libro - si legge nella descrizione della libreria sensibili alle foglie - racconta di una comunità di detenuti politici che, esauritasi l’esperienza della lotta armata, tra la fine degli anni ottanta e gli anni novanta del Novecento, avviano la loro liberazione dal carcere e il ritorno alla vita sociale, inserendosi con una progettazione autodeterminata negli spazi consentiti dalla legge penitenziaria.
L’esperienza si svolge nell’Irpinia del post-terremoto, fra il carcere di Avellino e un casale in un bosco del comune di Tufo.
Un’impresa inimmaginabile senza l’intreccio vitale con persone del territorio, tra cui spiccano Toti Rochat e Sandor Luongo, che si dispongono a operare con la comunità di reclusi come un unico organismo, una unità organica all’interno della quale, con un rimando alla biologia, la vita non si trova in un centro ma in tutte le sue parti, e dove ogni elemento si comporta secondo la sua natura venendo a sua volta compreso nell’insieme.
Una esperienza quindi che, come nota Beppe, la parola solidarietà non riesce appieno a rappresentare. Ciò che piuttosto appare è una forma di interdipendenza foriera di una modalità sociale accogliente che dà priorità alla vita, generandola. È con questo spirito che un casale abbandonato in un bosco trova le persone che lo possono rivitalizzare e ciò facendo rivitalizzano loro stesse dopo anni di “disabilitazione” alla vita, indotta dalla reclusione. (dall’introduzione di Nicola Valentino)
Beppe Battaglia, tra i fondatori del primo gruppo di lotta armata in Italia denominato “III Gap” (noto con la denominazione giornalistica “XXII ottobre”), nel 1971 viene arrestato, passando per ventidue carceri normali e sei “speciali”.
È qui raccontato il periodo di passaggio tra i primi sedici anni di reclusione e il “fine pena”. Il suo primo libro carcere e cittadinanza, uscito nel 2004 per Phoebus edizioni, racconta le esperienze di volontariato successive. Vive a Firenze da pensionato dove continua a fare il volontario nel carcere di Solliccianino. Per queste edizioni ha pubblicato, nel 2019, Le tre libertà e, nel 2021, La libertà ha le ali."