Avellino

"L’intelligenza artificiale è sempre più attuale e si sta affermando come una tecnologia rivoluzionaria in diversi ambiti, e l’endoscopia digestiva non fa eccezione". E' quanto afferma in un articolo pubblicato sul Sole 24 ore l'avellinese Luigi Pasquale, direttore UOC Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell'Ospedale Monaldi di Napoli. "Questa branca della medicina, che si occupa dello studio del tratto gastrointestinale, sta beneficiando notevolmente dei progressi nell’IA, la quale offre strumenti innovativi che vanno dalla diagnosi fino al trattamento delle patologie".

"Uno dei principali vantaggi dell’IA nell’endoscopia - scrive Pasquale -  è la sua capacità di supportare i medici nella diagnosi, con un impatto particolare nelle procedure di colonscopia, un esame fondamentale per la diagnosi e la prevenzione del cancro del colon-retto. Il tumore del colon-retto si sviluppa a partire dai tessuti del colon, la parte più lunga dell’intestino crasso, o del retto, la parte terminale dell’intestino. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), il cancro colo-rettale è uno dei tumori più comuni, con un’incidenza che varia significativamente a seconda della regione geografica, dell’età, del sesso e di altri fattori di rischio. A livello globale, rappresenta uno dei tumori più frequentemente diagnosticati ed è una delle principali cause di morte per cancro".

Nell' articol odel Sole 23 Ore Pasquale sottolinea che "da un punto di vista diagnostico, negli ultimi anni le procedure sempre più sofisticate, come la colonscopia, hanno reso possibile un efficace screening della popolazione, con l’obiettivo di individuare lesioni potenzialmente evolutive in fase precoce. La colonscopia permette di visualizzare e esaminare il lume interno del colon e del retto, alla ricerca di anomalie che possono presentarsi come polipi, tumori o altre alterazioni. Gran parte dell’accuratezza di questo esame dipende dall’esperienza e dalle competenze del medico operatore. Tuttavia, proprio in questo contesto, l’intelligenza artificiale entra in gioco, supportando i medici nella diagnosi grazie a algoritmi avanzati di deep learning, che consentono di analizzare le immagini endoscopiche in tempo reale e di identificare le lesioni con un alto grado di accuratezza".

"Alcuni strumenti di intelligenza artificiale - continua ancora Pasquale - non solo identificano le lesioni, ma ne predicono anche l’istologia, suggerendo al medico se si tratta di adenomi (anomalie potenzialmente pericolose) o di lesioni non adenomatose (innocue). In questo modo, il numero di lesioni non identificate diminuisce drasticamente, migliorando la qualità della colonscopia.È importante sottolineare che la preparazione e l’esperienza del medico rimangono fondamentali: l’intelligenza artificiale non sostituisce l’operatore, ma lo affianca. Solo il medico, infatti, è in grado di prendere decisioni sul trattamento del paziente. L’applicazione dell’intelligenza artificiale in endoscopia è ancora nelle fasi iniziali, ma assisteremo sicuramente a grandi cambiamenti anche nel breve termine; è destinata a diventare uno strumento imprescindibile al servizio del paziente".