Scafati

Due uomini sono sottoposti a fermo di indiziato di delitto spiccato dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno con l'accusa di aver tentato un'estorsione aggravata da metodo e finalità mafiose da 250mila euro nei confronti di un facoltoso imprenditore dei trasporti, per agevolare il clan camorristico dei Fontanella nel territorio di Sant'Antonio Abate.

Il provvedimenti dei pubblici ministeri guidati dal Procuratore Giuseppe Borrelli è stato eseguito all'alba dai carabinieri del Gruppo Torre Annunziata. Le indagini dei militari del Nucleo investigativo sono partite dalla denuncia dell'imprenditore. L'uomo ha raccontato che 4 persone, due delle quali già detenute dal 29 luglio in esecuzione di un'ordinanza disposto dal gip di Napoli, si sarebbero presentate negli uffici dell'azienda a Scafati pretendendo un quarto di milione di euro e facendo pesare la capacità intimidatoria del clan Fontanella.