Benevento

(frasan)  Una cosa è certa. Quando ha scelto l'undici iniziale da mandare in campo, Auteri non è andato tanto per il sottile. Poco spazio ai giovani che dovevano essere sotto esame, dentro solo Nunziante tra i pali e Viscardi, che certo non è un novellino per quanto riguarda l'undici del tecnico di Floridia. Il resto ha lasciato ben poco spazio alla fantasia: Berra sull'out destro di difesa, Capellini e Meccariello al centro della retroguardia. A centrocampo gli unici rimasti con un bagaglio notevole di esperienza, vale a dire Nardi, Talia e Pinato (Simonetti e Agazzi sono infortunati). In avanti il “trio delle meraviglie”, Lamesta, Manconi e Lanini.

Non traiamo conclusioni affrettate, ma è fin troppo chiaro che don Gaetano di questi suoi “pretoriani” si fida. E non poco.

Però partiamo da chi era evidentemente sotto esame. Il più giovane di tutti, anche considerati i rivali della Roma Primavera, Alessandro Nunziante. Eccolo, finalmente, dopo due partite che lo avevano visto praticamente inoperoso. Questa volta c'è stato modo di ammirarlo all'opera in un tris di interventi che fanno ben sperare. Una presa plastica da fuori con molta tranquillità, una grande parata coi piedi in due tempi su una puntata di un attaccante capitolino e infine una bella uscita laterale sui piedi di un altro giovane avversario. Come era presto per “bocciarlo” nelle prime due uscite, così forse è ancora troppo prematuro ora promuoverlo definitivamente dopo questa prestazione. Le qualità però è cristallina, il ragazzo è decisamente un “predestinato” e anche se servirà un pizzico di coraggio, alla fine sarà una bella scelta quella di metterlo titolare tra i pali della strega.

La squadra nel suo insieme non è dispiaciuta soprattutto nel primo tempo. Ovvio che c'è da fare i conti con una preparazione che ha effetti differenti sui vari giallorossi: c'è chi è in crescita rispetto alle precedenti occasioni (Manconi per esempio), chi invece fa un piccolo passo indietro (Lamesta, ma il giocatore non si discute). Bel pressing iniziale, che avrebbe potuto persino portare al gol in almeno due occasioni, poi via via calato per la stanchezza accumulata in questo lungo ritiro. L'attacco ha mille soluzioni e quei tre davanti possono davvero scombussolare i piani di tante squadre. Ovvio che occorra ancora un po' di tempo per vederli agire al meglio come è negli intenti di Auteri.

Difesa, come sempre ben poco impegnata, anche se in qualche frangente si è vista qualche pausa. Non è stato utilizzato Tosca, che rimanesse in giallorosso sarebbe un lusso per questa categoria.

Centrocampo sempre propositivo. Con Talia che è quello più avanti di tutti, sempre continuo e protagonista di ottime giocate, con Nardi, evidentemente più dietro degli altri per quella settimana trascorsa con qualche problema fisico (non a caso il tecnico lo ha tenuto in campo, così come Meccariello, per tutta la durata del match), e con Pinato, la cui struttura fisica non gli consente di entrare subito in condizione, e che comunque ha caratteristiche più da “trequartista” che da centrocampista di fatica. Bello il gol di testa sul crosso di Sena, un altro ragazzo interessante, come Prisco, tra quelli più giovani schierati da Auteri.

Il ritiro va in archivio. Si torna in città e si torna a lavorare all'Imbiani mercoledì dopo due giorni di riposo. Quando ci sarà da preparare la prima sfida ufficiale di Coppa Italia contro il Taranto. Le prove Auteri le ha fatte. Il resto verrà poco alla volta.