Le gliflozine sono degli inibitori del trasportatore SGLT-2 che hanno dimostrato effetti protettori e benefici cardio-renali in particolare nel diabete di tipo 2, ma ugualmente in soggetti normoglicemici.
Alcuni studi di osservazione hanno suggerito che questa classe terapeutica potesse determinare degli effetti benefici sul contenuto dei grassi nel fegato. In questo contesto i ricercatori hanno voluto studiare gli eventuali effetti benefici dell’empagliflozina sul contenuto lipidico epatico nei soggetti con e senza diabete di tipo 2.
Per questo 30 pazienti affetti da diabete di tipo 2 e 27 pazienti con glicemia nella norma sono stati studiati per ricevere in doppio cieco sia l’empagliflozina sia un placebo durante 12 settimane. All’inizio e alla fine dello studio tutti i soggetti hanno effettuato un test di tolleranza al glucosio (75 gr.), ed è stato misurato il contenuto nel fegato dei grassi mediante risonanza magnetica nucleare. I ricercatori dimostrano che l’empagliflozina determina una riduzione significativa del contenuto epatico in lipidi, in paragone al gruppo placebo. Fatto interessante, la riduzione del contenuto dei grassi nel fegato era uguale nei diabetici e nei non diabetici. I ricercatori concludono che l’empagliflozina è un trattamento efficace per favorire la riduzione del contenuto lipidico epatico sia nella popolazione affetta da diabete di tipo 2, sia nei soggetti con glicemia normale.
L'autore è Medico - Endocrinologo