Sarà il gup Pietro Vinetti, il prossimo 13 dicembre, a decidere se spedire a giudizio, come ha chiesto il pm Giulio Barbato, Valerio Pagnozzi (avvocato Pierluigi Pugliese), 20 anni, di Benevento, accusato di tentato omicidio, lesioni aggravate e porto illegale di un'arma.
Le accuse sono relative all'accoltellamento di cui lo scorso 11 febbraio era rimasto vittima un 32enne, anch'egli della città, assistito dall'avvocato Antonio Leone. Pagnozzi era stato arrestato dalla polizia: era finito ai domiciliari, ai quali è ancora sottoposto.
Tutto era accaduto in uno stabile di via Bari, al rione Libertà: secondo gli inquirenti, dopo averlo incrociato nell'adone di un palazzo, il 20enne avrebbe 'invitato' il 32enne, che era in compagnia di una ragazza (era rimasta ferita ad una mano nel tentativo di allontanare l'imputato), a togliersi di mezzo e a fargli spazio, quindi l'avrebbe colpito durante una lite ad una spalla e alla parte bassa dell'addome sinistro. Soccorso, il malcapitato era stato trasportato al San Pio e giudicato guaribile in 30 giorni.
Durante la convalida dell'arresto, Pgnozzi aveva offero una diversa versione dei fatti che non aveva però convinto il Gip, che lo aveva lasciato agli arresti in casa. Ci siamo urtati – aveva raccontato- e ce ne siamo dette di tutti i colori, poi dalle parole si è passati ai fatti. E quando lui, che aveva tirato fuori da una busta della spesa una bottiglia di vetro, mi ha aggredito, ho avuto paura: ecco perchè, con l'intenzione di difendermi, ho estratto un coltello che avevo in tasca e l'ho colpito durante una colluttazione, aveva concluso, evocando la legittima difesa.
(forto di repertorio)