Salerno

Vorrei avere una parvenza di squadra per l’inizio del campionato. Sapevo delle difficoltà sin da quando ho firmato. Il direttore Petrachi sa bene quale sono le necessità”. Anche Giovanni Martusciello, sempre schietto e sincero, ora indossa i panni dell’allenatore spaventato per l’immobilità sul mercato. La sua Salernitana, costretta a lavorare con una percentuale abbastanza alta di calciatori che non faranno parte del progetto granata per la prossima serie B, ora alza la voce e chiede rinforzi. All’inizio della stagione mancano appena undici giorni, troppo poco per immaginare di avere una squadra pronta per affrontare una stagione che si preannuncia delicata, difficile, con il cartello “vietato sbagliare” sulle spalle dopo l’umiliazione della retrocessione in cadetteria.

Dall’amichevole di Bari, il tecnico granata ha incassato segnali contrastanti: troppa differenza nel primo tempo quando i galletti hanno testato gli uomini ai quali affidare la propria missione riscatto dopo la salvezza strappata ai playout. Poi la reazione nel secondo tempo, in un amichevole però viziata dalla girandola di cambi. E poi ci sono le prestazioni individuali: Amatucci ha dimostrato personalità in mezzo al campo, Nyoh si è fatto apprezzare in fase di spinta e ha fatto meglio di un Gentile in difficoltà.

Il neo è l’infortunio di Dalmonte che preoccupa: “Non sarà stop breve”, nelle prossime 48 ore previsti gli esami per capire l’entità del problema tra l’inguine e il retto femorale. Lo stop dell’ex Vicenza allunga la lista degli indisponibili dopo Tongya, Maggiore, Bradaric e Sambia. In rampa di lancio c’è Kallon, calciatore dal quale la Salernitana ora si aspetta tanto soprattutto in questo momento già di emergenza.