Momenti di paura e danni ingenti questo pomeriggio a Paduli per un incendio che ha devastato ettari ed ettari di sterpaglie e terreni coltivati fino a danneggiare alcuni capannoni e capanni a poche centinaia di metri dal paese. Il rogo dovrebbe essere partito da alcuni terreni incolti fino ad arrivare all'ambire anche alcune abitazioni agricole. Momenti di paura in particolare a contrada Ignazia per via delle fiamme che hanno interessato alcuni fienili e dei capanni. In uno di essi erano presenti alcune bombole da campeggio che a causa delle fiamme sono esplose.
Massiccio l'intervento di Vigili Del Fuoco e squadre antincendio della Comunità Montana del Fortore che per tutto il pomeriggio hanno cercato di tenere sotto controllo il vasto incendio che ora ha interessato anche un bosco.
Paura per i residenti delle zone interessate che hanno visto le fiamme a pochi metri dalle proprie abitazioni. L'incendio non è stato ancora domato e si spera che l'elicottero prima che faccia buio possa spegnere i focolai che a causa del forte vento hanno interessato anche una zona boschiva.
Aggiornamento
L'incendio è ancora in atto a Paduli. Con il calare del sole, gli elicotteri intervenuti hanno dovuto interrompere le operazioni. Nella zona intanto sono arrivate altre squadre di vigili del fuoco e la Comunità Montana del Fortore e presidierà l'area per individuare, durante la notte, eventuali focolai che potrebbero creare pericolo per case a aziende.
L'ira del sindaco
“Una sciagura frutto di dolo” la denuncia del sindaco di Paduli, Domenico Vessichelli, che per tutto il pomeriggio e anche in serata ha raggiunto contrada Ignazia, la zona maggiormente danneggiata dalle fiamme.
Non ci sono dubbi per il primo cittadino “sulla natura dolosa dell'incendio appiccato in più punti del nostro territorio. Uno scempio che si ripete” ricorda rammaricato l'avvocato Vessichelli che poi ricorda un particolarE: “Oggi poco dopo le 14 è arrivato un bollettino di criticità incendi per il Sannio. Purtroppo a Paduli le fiamme erano già altissime e interessavano più punti della vallata”.