(f.s.) Lo diremo fino alla noia: il risultato ha un valore del tuto relativo. In ogni caso, se proprio non se ne può fare a meno, diciamo che arriva un'altra vittoria, 2-1 sulla Roma City di serie D.
A don Gaetano mancano alcuni dei suoi “pretoriani” soprattutto a centrocampo: Simonetti sta recuperando la condizione, Agazzi non è ancora al meglio e anche Nardi si è fermato per un affaticamento. E allora il tecnico di Floridia ne approfitta per fare degli esperimenti, per vedere meglio la sua “linea verde”, che ha certamente qualità, ma è ancora un po' tenera per affrontare in gran numero un avversario di buona caratura.
In ogni caso, senza per forza voler esaltarne le doti, va detto che tutti i ragazzi della “cantera” singolarmente superano la prova. Certo, Viscardi si macchia subito di un'ingenuità, un vero e proprio peccato di gioventù sull'avversario che lo “uccella” in anticipo di testa, ma non è un caso che ricopra inizialmente un ruolo non proprio suo (centrale in una difesa a quattro). Prisco ci prova a prendere per mano la squadra, forse con un pizzico di timidezza di troppo nel primo tempo, che pian piano cancella del tutto nella ripresa. Sena non trova molti spunti sulla sua fascia di competenza, ma è normale che un po' tutti vadano rivisti.
In avanti il “trio delle meraviglie” deve ancora macinare chilometri per conoscersi bene. Lamesta quando parte è imprendibile, Lanini, lo conosciamo e alla fine il suo timbro lo lascia sempre, Manconi è ancora appesantito e sembra quello più “estraneo” nel trio di punta. Ma il potenziale è rilevante e va sfruttato al più presto possibile. Nel primo tempo Auteri li schiera tutti e tre, si vedono solo degli sprazzi di ciò che possono fare.
Gli esperimenti riguardano anche la difesa: Berra rimane a destra per prendere sempre più dimestichezza del ruolo che ricoprirà in campionato, al centro, come detto vanno Capellini e Viscardi, con Sena a sinistra. Inizialmente Meccariello e Tosca sono in panchina, entreranno nella ripresa.
Il più in palla di tutti sembra sempre Lamesta. Parte in velocità, serve assist, si procura un rigore. Gioca una buona parte anche del secondo tempo, quando al centro entra Perlingieri e a sinistra ci va Manconi. Esperimento interrotto dall'infortunio del giovane bomber di Torre Annunziata che esce dopo essere caduto sul braccio destro.
Pinato mostra di stare abbastanza bene, anche se la velocità di crociera è ancora più rallentata dai carichi di lavoro. Il più positivo del centrocamo è ancora una volta Angelo Talia, ma non si scopre davvero più nulla sul talentino giallorosso.
Un rigo, uno solo su Nunziante, che prende un gol su cui può poco e sbaglia un'uscita. C'è bisogno di una partita vera per capire quanto è bravo.
Nella ripresa entrano un'altra manciata di giovani, ma anche Meccariello e Tosca, con Manfredini tra i pali. Fari puntati sul rumeno, che sembra voglioso di far bene e anche in una già discreta condizione. Se rimarrà, come sembra che sia, sarà un punto di forza della strega.